Il copione è sempre lo stesso: sabato mattina, nella Casa di reclusione S. Michele di Alessandria, si è verificato l’ennesimo fatto violento.
Lo riferisce Vicente Santilli, segretario nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Il fatto violento è avvenuto quando un detenuto di origini sudamericane ha aggredito un poliziotto, lanciandogli contro tavoli e sedie durante il proprio colloquio con i familiari per futili motivi. Il collega è stato portato in ospedale e solo grazie all’intervento di altri poliziotti si è evitato il peggio”.
Poi Santilli rincara la dose: “La situazione nelle carceri del Piemonte è critica, e il SAPPE lo denuncia da tempo. I poliziotti penitenziari in servizio nel Distretto Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta da tempo prestano la loro attività lavorativa in condizioni critiche, perdendo la serenità lavorativa. Da parte del Provveditore ci si aspettano provvedimenti risolutivi che migliorino la vita lavorativa dei poliziotti penitenziari”.
La protesta del sindacato
Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, lamenta la criticità della situazione penitenziaria, ma incoreggia la nuova normativa: “ Va nella giusta direzione il nuovo Decreto Sicurezza del Governo, là dove prevede proprio un inasprimento di pena per i detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria durante la permanenza e l’espiazione di pena in carcere”.
Poi continua l’apprezzamento: “L’impegno assunto dal Ministro della Giustizia Nordio col suo omologo albanese consentirà il trasferimento nelle carceri albanesi di 1.940 detenuti di quel paese, al momento ristretti in Italia. Spero che analoghi accordi vengano presi con i Paesi che hanno molti detenuti in Italia (Romania, Nigeria, Marocco, Tunisia)”.