Nella vita c’è un dare e un avere, una volta si prende e una volta di dà. Esattamente 27 mesi fa, il 17 giugno 2021 i grigi batterono i padovani 5-4 ai rigori (Rubin l’ultimo e decisivo) dopo il doppio 0-0 della finale playoff, e conquistarono la serie B. Questa sera i veneti hanno vinto nel recupero, con un gol di rapina, facendo crollare il castello difensivo costruito da Fiorin dopo l’espulsione di Rota (doppio giallo) al 71′. Non hanno ritrovato la B, ma il 3° posto in classifica, sfatando però il tabù dal ‘Moccagatta’, dove non vincevano dal novembre 1981, e il tabù Alessandria, contro cui non segnarono nelle ultime 3 sfide, perdendo la promozione e venendo eliminati in Coppa Italia.

Va detto che fino all’espulsione la partita era scivolata via senza scossoni, con 1 gol per parte, 1 palo per parte, 1 parata per parte. Gli ospiti (3-5-2) hanno provato sempre a fare la partita, ma il 4-5-1 dell’Alessandria ha retto bene l’urto, ripartendo più volte con belle combinazioni palla-a-terra. Nota positiva l’esordio dall’inizio di Gennaro Anatriello, complici l’infortunio di Pagliuca e lo scarso minutaggio di Volpe. Il 19enne napoletano, in prestito dal Bologna, ha segnato, mostrato giocate importanti e buona personalità, tanto da risultare, per molti, il migliore in campo, nonostante l’ora scarsa di impiego.

Le reti

  • 11′ pt – palla persa in uscita da Nunzella, cross da sinistra di Radrezza, tocco di Kirwan respinto da Liverani e tap-in di Liguori, 0-1. 
  • 26′ pt – cross di Ciancio da destra, Anatriello anticipa Delli Carri e stacca di testa infilando l’angolo opposto, 1-1. 
  • 47′ st – assedio Padova, palla dentro, Mastalli anticipa un avversario ma rinvia corto, proprio sui piedi di Favale che da 1 metro fa gol, 1-2.

La classifica

Il Padova sale a 7 punti (pari con Vicenza, Mantova, Trento) al 2° posto dietro la Virtus Verona che comanda a punteggio pieno (9).
Alessandria ancorata sul fondo con 1 solo 1 punto (pari con Albinoleffe, Novara e Arzignano) ma terzultima per differenza reti.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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