Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Alessandria ha eseguito, nella mattinata di martedì 24 maggio, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Cuneo, nei confronti di due coniugi, di 59 e 57 anni, residenti in Alessandria. Il provvedimento restrittivo – nel cui ambito il Magistrato ha disposto gli arresti domiciliari per entrambi i soggetti – consegue ad un’articolata indagine che le Fiamme Gialle hanno condotto, su delega del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale cuneese – Dott.ssa Chiara Canepa -, prendendo spunto dalla dichiarazione di fallimento di una società operante nel settore edile, con sede in quella città, la cui amministratrice unica risultava la madre ottantenne di uno degli arrestati. Le accurate attività degli investigatori hanno permesso di comprendere che la coppia aveva, di fatto, gestito direttamente la società, determinandone lo stato di dissesto ed il successivo fallimento, soprattutto attraverso l’appropriazione di oltre 400.000 euro, distratti dalle casse aziendali, nonchè di una notevole quantità di macchinari ed attrezzature tecniche; inoltre, pur nella consapevolezza dell’imminente fallimento, i due avevano favorito alcuni creditori – pagandoli in via preferenziale – in danno di altri, restati insoluti. I finanzieri hanno, infine, accertato il consapevole occultamento della contabilità fiscale ed amministrativa dell’azienda – da parte della coppia – in modo da impedire la ricostruzione del patrimonio e del giro d’affari societario, evidenzianti le indebite appropriazioni e la fallimentare gestione dell’impresa.
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