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Riceviamo e pubblichiamo le parole di Pier Carlo Lava in merito alla città di Alessandria.

“Recentemente mi è capitato di vedere un video di Alessandria nel 1986 di Sergio Perissinotto, premetto che l’ho guardato con un po’ di nostalgia e non solo perchè mi ricorda quand’ero più giovane. Nel periodo in questione gran parte del mio tempo era dedicato al lavoro in ufficio e in giro per l’Italia e il resto alla famiglia e agli hobby. Confesso di avere sempre avuto poco interesse per i problemi della città (che erano comunque inferiori rispetto ad oggi) e sopratutto per la politica, della quale mi occupavo solo nel periodo pre elettorale. Nel video appare una città ordinata, pulita, con meno traffico, criminalità, vandalismo e senza abbandono di rifiuti ovunque. I vigili urbani operavano sulle strade per il controllo della viabilità e come deterrente per i problemi sopra citati (anche se all’epoca erano inferiori ad oggi). Il livello di civiltà dei cittadini invece era decisamente superiore, oggi pare che l’inciviltà, forse di pochi, ma sufficiente a creare un disordine sociale mai visto in precedenza, abbia preso il sopravvento, contribuendo a determinare la situazione che purtroppo tutti conosciamo. A questo si aggiunge un aumento della criminalità, che ad esempio per quanto riguarda i furti negli appartamenti pone Alessandria al 10° posto nella classifica Nazionale su 104 capoluoghi di provincia. Il rispetto e la tolleranza verso il prossimo erano decisamente superiori, mentre erano decisamente inferiori i conflitti, le tensioni sociali e le relative polemiche, che invece oggi anche per motivi economici hanno raggiunto livelli quasi insostenibili. Fra questi in primis la mancanza del lavoro, della casa e l’impossibilità per molti di arrivare persino alla terza settimana del mese. Purtroppo almeno per ora dobbiamo concludere che anche in una tranquilla e ordinata città di provincia come Alessandria le cose sono cambiate decisamente in peggio e sotto tutti gli aspetti, al punto che è difficile se non impossibile trovare qualcosa che invece sia migliorato rispetto al 1986. Volendo essere obiettivi va detto che la città sta pagando le conseguenze di un dissesto durato 30 mesi e dal quale solo ora stiamo lentamente uscendo anche se molto resta ancora da fare. Perciò una nuova valutazione andrà fatta al termine del 2015, anno nel quale saranno realizzati una serie di interventi strutturali, previsti dal Pisu, che prevedono la riqualificazione dei borghi Rovereto e Cittadella. Alcuni lavori sono quasi terminati come via Dossena e altri si stanno realizzando, in corso Monferrato, la Boccia, la scuola Gobetti, via Giordano Bruno, il ponte Meier, un parcheggio presso la ex Gil e interventi nell’area della Cittadella. Inoltre sarà riqualificata piazza Santa Maria di Castello e l’area dei giardini pubblici dove ci sono alcuni punti di forte degrado, sia a livello di immagine che di frequentazioni poco raccomandabili, alfine di recuperare il più importante polmone verde della città all’utilizzo da parte delle famiglie e dei bambini. Recentemente è stata approvata la realizzazione di un centro Commerciale nel quartiere Orti e nel piano triennale è previsto un parcheggio multipiano in piazza Gobetti, infine si è parlato della necessità di realizzare un nuovo ponte sul Bormida, anche in funzione della probabile creazione di un maxi centro commerciale nell’area dello zuccherificio. Altri problemi da risolvere, l’annuncio dei quali è stato in parte dato, sono relativi alla pista ciclabile per collegare la città con il quartiere Cristo, mentre è più complessa, anche se sarebbe opportuna, la realizzazione del collegamento con i vari sobborghi. Nel frattempo sui problemi attuali, vanno sensibilizzati i ragazzi nelle scuole e intrapresi provvedimenti nei confronti degli adulti che non rispettano le regole, come ad esempio un maggiore controllo della città sopratutto come prevenzione. Va migliorato il livello di funzionamento di taluni servi indispensabili, in primis quelli che riguardano Amiu, ma anche i trasporti pubblici ed inoltre va affrontata e risolta la questione della casa per chi non può permettersela. Va tenuto presente che se non si passa quanto prima dagli annunci ai fatti, in futuro la situazione non potrà che peggiorare ulteriormente. Pier Carlo Lava”

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