Domani 27 novembre, dalle 10, nella Sala Pastrone del Teatro Alfieri di Asti (via al Teatro, 2), si terrà l’incontro “Politica e territorio: una realtà che cambia”. La giornata prevede gli interventi del presidente di Confagricoltura Asti Massimo Forno e di esperti, tra cui l’avvocato Silvio Penno che relazionerà sugli aspetti di responsabilità degli amministratori pubblici e dei rappresentanti delle commissioni agricole provinciali.
Le conclusioni sono affidate al direttore generale di Confagricoltura Luigi Mastrobuono.
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L’agricoltura sociale, apprezzato strumento di riabilitazione ed inclusione sociale nel lavoro rurale, rappresenta un tema quanto mai attuale con l’avvicinarsi della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, in programma giovedì 3 dicembre, ricorrenza che il Comune di Asti ha inteso celebrare con una serie di eventi culturali dal 30 novembre al 12 dicembre.
Confagricoltura Asti, da sempre attenta ad ogni aspetto finalizzato alla valorizzazione e produttività del territorio, ha accolto positivamente l’approvazione definitiva della legge in materia lo scorso 23 settembre e mira a rafforzare la multifunzionalità delle aziende agricole, proponendosi come associazione di riferimento nella creazione di una rete che favorisca l’incontro tra i diversi operatori.
Un importante ruolo nell’ambito della promozione delle fattorie sociali, argomento che nel territorio astigiano non ha ancora trovato la giusta affermazione, è svolto dall’associazione Asini si nasce…e io lo nakkui di Asti, nata nel 2005 con sede in Località Sessant 275, promotrice del Tavolo permanente dell’Agricoltura Sociale del Comune di Asti, che ad oggi conta una decina di soggetti aderenti.
Spiega il presidente nazionale dell’associazione, Cesarino Ivaldi: “L’incontro tra l’agricoltura e il sociale pone al centro la persona e rappresenta una concreta possibilità per gli imprenditori agricoli dell’Astigiano di ampliare il proprio mercato verso nuovi settori quali le mense scolastiche e ospedaliere, offrendo ai consumatori un prodotto etico e di assoluta qualità come dimostrato dal connubio tra la carne degli allevamenti piemontesi e la pet therapy. L’interesse dimostrato da Confagricoltura Asti pone le basi per costruire tavoli di lavoro e reti d’imprese incentrati sull’agricoltura sociale, argomento che – purtroppo – non ha trovato il necessario risalto nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 recentemente adottato dalla Regione Piemonte, a differenza, per esempio, della Regione Abruzzo che ha stanziato 10 milioni di Euro per attività di agricoltura sociale, e così pure la Toscana”.
Tra gli strumenti in fase di start up dagli uffici tecnici di Confagricoltura Asti, l’attivazione di un apposito sportello informativo dedicato alle aziende interessate ad approfondire le opportunità offerte dall’agricoltura sociale, per un settore che rappresenta il primo ammortizzatore sociale da sempre.
A titolo d’esempio, la cooperativa sociale agricola L’Asinergia, fattoria sociale e didattica, aderente a Confagricoltura Asti, attualmente impiega già tre soci lavoratori nell’azienda agricola presso la Casa Circondariale di Asti con il progetto “Oltre il giardino”.
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