In attesa delle nuove norme per la riscossione del canone RAI, attualmente al vaglio dell’Autorità di Governo, la Guardia di Finanza prosegue l’attività di controllo nello specifico settore nei confronti dei pubblici esercizi, anche in virtù di un protocollo d’intesa stipulato tra il Comando Generale del Corpo e l’Ente radiotelevisivo nazionale. In particolare, i militari della Tenenza di Acqui Terme hanno, recentemente, avviato una serie di ispezioni nei riguardi di diverse attività commerciali presenti sul territorio di competenza. L’attuale normativa, infatti, prevede che anche i pubblici esercizi – e non solo i privati cittadini – corrispondano il canone televisivo, divenuto oramai “tassa di possesso” e quindi legato alla semplice detenzione dell’apparecchio. In poche settimane, le Fiamme Gialle hanno accertato che dei 34 soggetti controllati, nessuno era in regola con il pagamento dei relativi abbonamenti annuali speciali. Fra i verbalizzati compaiono bar, ristoranti, pizzerie, ubicati nella Città termale ed in altri Comuni che, pur disponendo ed utilizzando televisori e/o radio, si sono sottratti al pagamento dell’importo dovuto. Gli esercenti “distratti” dovranno versare il canone evaso ed una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 516,45 euro, irrogata dall’Agenzia delle Entrate.
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