“Voglio lasciare alla città qualcosa che potrà essere raccontato come una favola nata per caso” esordisce così Gilberto Preda e fa specie la sua sensibilità, quasi poetica, che da un imprenditore di successo non ci si aspetta. La favola è il Centogrigio, quel complesso dimenticato, fino a pochi anni fa, e che è diventato un punto di riferimento d’eccellenza per lo sport cittadino grazie alla tenacia e determinazione di questo Valenzano che per tutta la sua vita ha trasformato oro creando altro oro, per i suoi dipendenti, per le persone attorno a lui ed ora per la città di Alessandria.
Che cosa unisce il Centogrigio a Gilberto Preda?
“Il leitmotiv della mia vita è sempre stato una strana percezione che mi ha portato a fare delle scelte, spesso anche rischiose. All’inizio avrei dovuto soltanto gestire questo luogo e farlo rinascere, poi l’ho comprato, ampliato e l’oggi è già pieno di altri progetti per il domani”
La storica diffidenza alessandrina non le impedisce di guardare avanti, di sognare?
“A volte mi sento sotto osservazione, come se qualcuno godesse e sperasse che, ciò che decido di fare, non si realizzi, ma sono abituato alle difficoltà e vado avanti”
Chi è Gilberto Preda?
“E’ un uomo molto fortunato che spesso nella vita si è trovato nel posto giusto nel momento giusto, quando ero bambino ho sofferto la fame, ricordo mio padre in bicicletta per andare a lavorare, mia madre che preparava latte e polenta e gli enormi sacrifici della mia famiglia. Io sono stato fortunato e ora attraverso il Centogrigio voglio ridare una parte di quanto mi è stato dato dalla vita”
La fortuna può essere soltanto una delle componenti, il successo non si raggiunge soltanto per caso, ma con abilità, capacità, intelligenza e queste doti unite alla sensibilità fanno ancora ben sperare: l’imprenditoria dal volto umano di Gilberto Preda sono ossigeno per Alessandria, si impegnerebbe mai in politica?
“La concretezza non va d’accordo con la politica e io sono concreto.”
Cosa vuole che il Centogrigio rappresenti per la città?
“Desidero che sia il punto di riferimento per gli alessandrini, per le famiglie che quando non sanno cosa fare e dove andare, vengono qui per tutti i servizi che offriamo ed offriremo. Si può fare sport, svagarsi, aggregarsi, semplicemente stare insieme. Si può prendere l’aperitivo, mangiare la pizza o pranzare e cenare al ristorante. Vorrei che diventasse il centro di aggregazione della città per gli sportivi e non solo, un luogo della comunità ”
Nel prossimo futuro, oltre al campo di volley maschile e femminile, agli spogliatoi nuovi, alla palestra d’avanguardia, il Centogrigio ha in serbo progetti innovativi per la cura della persona; Gilberto Preda sa tradurre in realtà le idee e questa città fa bene a credergli. Capita di rado di incontrare un galantuomo, grato verso la vita che condivide con la comunità il suo successo.
Fausta Dal Monte