La crisi economica ha costretto molte famiglie a barcamenarsi in una situazione di grandi difficoltà finanziarie, rinunciando dunque ai necessari investimenti per poter sfruttare i propri risparmi garantendo mobilità al mercato e la possibilità di farli fruttare nel medio periodo. In altre parole, insieme alla crisi, hanno conosciuto una flessione anche gli stessi mercati azionari, sempre più spesso privi di piccoli e medi investitori. E data la crisi delle banche e le loro politiche monetarie sempre più zoppicanti, spesso i cittadini italiani si son trovati ad interagire con gli istituti di credito partendo da un sentimento di sfiducia e di sospetto, che non ha certo giovato alla situazione generale. Eppure, nonostante tutti questi problemi, gli investimenti non sono ancora un tabù definitivo: grazie al conto deposito, infatti, è possibile tornare a investire sui rendimenti di mercato con grandi vantaggi. Vediamo di seguito tutto ciò che c’è da sapere sul conto deposito.
Cos’è un conto deposito
Quando si parla di conto deposito, ci si riferisce ad un contratto che la banca stipula con il cliente, ed in base al quale l’utente sceglie di affidare il proprio denaro all’istituto di credito per un periodo che va da 1 a 36 mesi, potendo godere di una percentuale di interessi che si aggira di solito intorno al 2%. Le differenze rispetto ai conti correnti tradizionali partono proprio dagli interessi che, nel caso del conto deposito, sono decisamente maggiori per via della bassa mobilità del denaro: inoltre, a differenza del conto corrente, non è possibile utilizzare bonifici, carte di credito e assegni dato che le uniche operazioni concesse sono i prelievi ed i depositi.
Perché conviene aprire un conto deposito
La convenienza nell’apertura di un conto deposito, come abbiamo appena visto, sta nella possibilità di sfruttare tassi d’interesse maggiori rispetto ai comuni conti correnti. Per questo motivo, il nostro consiglio prima di aprirne uno è di verificare innanzitutto la convenienza di questi tassi: rivolgendovi al web, potrete ad esempio aprire un conto deposito con Facile.it, comparando le offerte delle banche e scegliendo la soluzione più indicata per depositare i vostri sudati risparmi, facendoli fruttare nel migliore dei modi possibile.
Le diverse tipologie del conto deposito
I conti deposito non sono ovviamente tutti uguali, ma variano a seconda della banche e della tipologia che meglio di adatta alle vostre necessità. Nello specifico, potrete scegliere fra un conto deposito vincolato ed un conto svincolato: nel primo caso non potrete avere accesso ai vostri risparmi per il periodo stabilito dal contratto, mentre nel secondo potrete prelevare in qualsiasi momento. Com’è ovvio che sia, le banche propongono i tassi d’interesse più alti solo nel caso in cui decidiate di aprire un conto vincolato, con la possibilità di superare il 2% nel caso in cui il conto risulti vincolato per almeno 12 mesi.
I vantaggi del conto deposito e il Bail in
In un momento di timore per via del mercato altalenante e dei problemi relativi agli istituti di credito, i conti deposito si offrono come una soluzione particolarmente stabile per il proprio portafoglio. Questo perché i risparmi versati su questo tipo di conti risultano estranei alle variazioni dei mercati finanziari, in quanto vengono utilizzati dalle banche come veri e propri depositi. Il consiglio, però, è di valutare attentamente lo stato di salute dell’istituto di credito cui vi rivolgerete: nella remota possibilità di fallimento, infatti, rischiereste di dire addio ai vostri soldi. Ed è proprio per questo che, da quest’anno l’Unione Europea ha stabilito una misura di sicurezza denominata ‘Bail in‘, che si attiverà in questa sfortunata coincidenza e vi rimborserà fino all’ultimo centesimo. Infine, occorre anche sottolineare che i conti deposito sono di una semplicità ed una chiarezza estrema, permettono la gestione dalle piattaforme dell’home banking (dunque dal Pc di casa) e, a seconda dell’istituto di credito, non prevedono costi quali apertura, gestione, chiusura e bollo sul deposito, che viene pagato dalla banca stessa.