I Carabinieri della Compagnia di Alessandria sono intervenuti in forze a Spinetta Marengo nel pomeriggio del 17 febbraio per il furto di un furgone attrezzato per contenere cassette di sicurezza, non blindato, rubato davanti alla banca Intesa San Paolo di via Genova. L’allarme scattava alle 13.10 circa quando la centrale della Fidelitas di Vercelli, società che si occupa del trasporto di valori, segnalava al 112 di Alessandria che un suo dipendente, una guardia particolare giurata, era stato derubato del furgone Fiorino utilizzato per il trasporto valori perché una persona era riuscita a sottrargli con destrezza le chiavi del mezzo. Infatti, proprio davanti alla banca, un giovane si era avvicinato alla guardia giurata per distrarla e quest’ultimo, che stava consegnando una cassetta destinata alla banca, non si accorgeva di una mossa fulminea con cui gli venivano sottratte le chiavi del mezzo che aveva in una tasca. La guardia giurata entrava nella banca per terminare il suo giro e, uscito subito dopo, si accorgeva che mancava il suo furgone, allertando la sua centrale che provvedeva a localizzare il furgone in strada Bolla di Spinetta. Dalla Centrale Operativa dei carabinieri di Alessandria venivano dirottate d’urgenza due autoradio che giungevano rapidamente in strada Bolla, trovando il furgone aperto e mancante di alcune cassette di sicurezza. Mentre una gazzella si spostava immediatamente per rintracciare i malviventi aiutata nelle ricerche da altre tre pattuglie delle Stazioni di Bassignana, San Giuliano e Oviglio e con l’ausilio di personale in borghese del Nucleo Operativo della Compagnia e del Nucleo Investigativo, giungeva alla centrale operativa dei Carabinieri la telefonata di alcuni cittadini che segnalavano degli strani movimenti da parte di tre persone che scaricavano qualcosa da un’auto sulla SP 180 tra Spinetta e Frugarolo. Messi subito in relazione i due fatti, le gazzelle e le altre pattuglie delle Stazioni venivano dirottate in zona per le ricerche e i militari della Radiomobile scoprivano che, nel punto dove era stata segnalata l’auto, erano state scaricate e nascoste tre cassette di sicurezza. Una sola cassetta mancava all’appello, ma le banconote contenute all’interno non potranno essere utilizzate perché tali cassette sono dotate di un sistema che, in caso di forzatura, esplode sporcando di vernice tutte le banconote contenute. Comunque, il tempestivo intervento in forze delle pattuglie dell’Arma ha consentito di recuperare e restituire alla Fidelitas circa il 75% della somma rubata. Sul posto sono stati effettuati i rilievi sul furgone e sulle cassette al fine di trovare qualche elemento utile alla prosecuzione delle indagini e alla identificazione degli autori del fatto.
I militari dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria la mattina del 17 febbraio hanno sventato un furto in abitazione in via Don Giovine. Poco dopo le 10.00 giungeva la telefonata di un cittadino che segnalava che in via Don Giovine si era fermata un’auto davanti a un palazzo dal quale erano scesi tre uomini che si erano infilati rapidamente nello stabile, mentre una donna era rimasta in macchina. Giungeva rapidamente sul posto una gazzella del Radiomobile che notava l’auto segnalata, ma in quel frangente i militari vedevano tre persone che, accortesi della loro presenza, uscivano dal palazzo e si davano alla fuga a piedi facendo un salto di oltre quattro metri verso i garage dello stabile e scavalcando alcune inferriate, per poi fuggire per le campagne limitrofe. I militari li inseguivano per un breve tratto, tornando poi verso il veicolo segnalato in precedenza. Notavano a quel punto che anche la donna si era data alla fuga. Sul posto giungevano di rinforzo altre due pattuglie che cercavano senza esito i fuggitivi, mentre i militari intervenuti per primi entravano nel palazzo segnalato dove scoprivano che i malviventi avevano consumato un furto in un appartamento del terzo piano. Nel giardino condominiale veniva rinvenuta una borsa, rubata nell’abitazione visitata dai ladri e contenente parecchio denaro, che veniva posta sotto sequestro per la successiva restituzione alla proprietaria. Sempre nel giardino venivano inoltre trovati alcuni cacciavite e altri arnesi da scasso molto utili per la prosecuzioni delle indagini come sarà molto utile il veicolo che i ladri avevano in uso e che hanno abbandonato nel parcheggio di piazza Basile all’arrivo della gazzella. L’auto, che non risulta rubata, è stata sequestrata per i successivi rilievi tecnici e all’interno sono stati rinvenuti diversi elementi utili che potranno consentire di identificare i componenti della banda di ladri.
I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno arrestato per tentato furto aggravato Adriano Sozzi, di 31 anni, pregiudicato, domiciliato in città. La pattuglia interveniva alle 15.00 circa del 15 febbraio presso il negozio Mediaworld di via Boves dove l’addetto alla vigilanza aveva fermato un uomo che si stavano allontanando dall’esercizio commerciale con un CD per videogiochi rubato. Giungevano sul posto i militari che accertavano che il 31enne era stato notato entrare e girare con fare sospetto nella corsia dei videogame e l’addetto alla vigilanza decideva di seguirlo e controllarne i movimenti. L’uomo sceglieva uno dei giochi esposti nella apposita corsia e dalla manica del suo giubbotto estraeva un cacciavite, forzando e rompendo il blister di sicurezza che conteneva il gioco. Estraeva il CD e lo nascondeva nei pantaloni per poi riporre il blister dietro agli altri giochi per nasconderlo alla vista. Rimetteva il cacciavite nella manica del giubbotto e si portava presso l’uscita senza acquisti dove veniva fermato e accompagnato negli uffici in attesa dei carabinieri che nel frattempo erano stati chiamati tramite il 112. L’uomo a quel punto restituiva il videogame che aveva nascosto sotto i vestiti e del valore di 50 euro, il quale veniva riconsegnato al responsabile dell’esercizio commerciale. Il cacciavite veniva sequestrato e l’uomo veniva quindi arrestato e posto agli arresti domiciliari in attesa della direttissima tenutasi la mattina del 16 febbraio e conclusasi con la convalida dell’arresto, il rinvio dell’udienza, l’immediata liberazione dell’uomo e la sua sottoposizione all’obbligo di dimora nel comune di Alessandria.
I Carabinieri della Stazione di San Giuliano Vecchio hanno denunciato per tentato furto aggravato due cittadini italiani, un uomo di 66 anni e una donna di 45 anni, entrambi pluripregiudicati, residenti in provincia di Asti, appartenenti a una nota famiglia di nomadi. Nella mattina dell’11 febbraio un uomo di San Giuliano Nuovo chiamava il 112 riferendo che tre persone avevano appena tentato un furto all’interno della sua azienda agricola. L’uomo quella mattina era al lavoro all’interno delle stalle e quando uscito all’esterno per motivi di lavoro notava un’auto, della quale prendeva la targa, parcheggiata nei pressi della sua azienda e con una persona a bordo. L’uomo notava un’altra persona che camminava in direzione di quell’auto proveniente dal luogo dove era parcheggiato il suo furgone mentre all’interno del mezzo vedeva una donna accovacciata che rovistava nell’abitacolo. Si avvicinava rapidamente al furgone e bloccava la donna per un polso, ma interveniva l’uomo visto in precedenza che, distraendo la vittima, consentiva alla donna di liberarsi. Entrambi raggiungevano l’auto, scappando dalla campagna con il terzo complice. I militari della Stazione di San Giuliano Vecchio davano avvio alle indagini partendo proprio dalla targa dell’auto, che era stata presa correttamente dalla vittima, e i militari risalivano all’intestatario, ovvero il 66enne, e agli altri utilizzatori del veicolo, tra i quali anche la donna 45enne. I militari preparavano due fascicoli fotografici da sottoporre all’uomo che aveva subito il tentativo di furto, il quale riconosceva con assoluta certezza il 66enne e la 45enne, parenti tra loro e pluripregiudicati per reati contro il patrimonio. Entrambi venivano quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato.
Altri due denunciati per guida in stato di ebbrezza da parte dei militari di Solero e Spinetta Marengo. I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato un cittadino italiano di 42 anni, pregiudicato, residente nel capoluogo, il quale veniva fermato alle 21.30 circa del 16 febbraio sulla SP 10 ad Astuti alla guida di un’auto di sua proprietà. L’uomo veniva fermato perché non manteneva una condotta di guida lineare, accelerando e frenando continuamente, e veniva accertato che aveva sicuramente bevuto viste le sue condizioni fisiche nel momento del controllo. Il test dell’etilometro evidenziava un valore di oltre 1,80 g/l, motivo per il quale veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria e la patente di guida veniva immediatamente ritirata, mentre la sua auto veniva sequestrata per la successiva confisca e affidata a persona in grado di condurla. I militari di Spinetta Marengo hanno invece denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino italiano di 65 anni, che nella sera del 12 febbraio aveva avuto un incidente stradale. Quella sera, alle 19.00 circa, la pattuglia di Spinetta interveniva a Frugarolo perché il conducente di un’auto aveva perso il controllo del mezzo ed era uscito fuori strada, terminando la sua corsa in un campo. Il conducente veniva trasportato all’ospedale di Alessandria dove veniva curato e dimesso con pochi giorni di prognosi ma, nel frattempo, i militari avevano chiesto ai sanitari di eseguire anche dei test clinici per accertare le sue condizioni psico-fisiche al momento dell’incidente. L’esame del sangue eseguito dai sanitari ha rilevato un valore di oltre 4,25 g/l, un valore altissimo addirittura ben oltre le otto volte il massimo consentito per legge. Ovviamente il 65enne veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e la sua patente di guida, già ritirata la sera dell’incidente, veniva trasmessa alla Prefettura per i provvedimenti di competenza, mentre il mezzo incidentato, dopo i rilievi di rito, veniva affidato al proprietario.
I carabinieri delle Stazioni Alessandria Cristo, San Salvatore Monferrato e Bassignana, nel corso di un servizio coordinato antidroga disposto dalla Compagnia di Alessandria e svoltosi nel pomeriggio del 17 febbraio, hanno rispettivamente denunciato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e violazione delle norme sull’immigrazione un cittadino tunisino di 40 anni, pregiudicato, e segnalato alla Prefettura quale assuntore di stupefacenti un cittadino italiano di 51 anni, entrambi con precedenti di polizia. Il tunisino, che risulta anche clandestino, veniva sorpreso nei giardini antistanti la stazione con due grammi di cocaina suddivisi in quattro dosi e 1,3 grammi di hashish che aveva nascosto all’interno di una confezione da lui riposta in mezzo all’erba del giardino, ma era stato visto dai militari che lo avevano seguito attentamente nei suoi movimenti. La droga veniva sequestrata e l’uomo, irregolare sul territorio nazionale e già destinatario di due decreti di espulsione emessi dai Prefetti di Alessandria e Aosta ai quali non aveva ottemperato, veniva accompagnato in caserma dove veniva denunciato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e violazione delle norme di immigrazione visto il suo stato di clandestinità. Nel secondo caso i militari di Bassignana controllavano e perquisivano il 51enne che si aggirava con fare sospetto in piazzale Curiel davanti alla Stazione, trovandogli nelle tasche due grammi di hashish. La droga veniva sequestrata e l’uomo veniva segnalato alla Prefettura.
I Carabinieri della Stazione di San Salvatore Monferrato hanno denunciato per omessa ripetizione della denuncia di armi un cittadino italiano di 48 anni. I militari di San Salvatore effettuavano una verifica delle armi detenute dall’uomo e avevano modo di constatare che era in possesso di una carabina. Alla richiesta di presentare ai militari la sua denuncia di detenzione armi per verificare se la stessa fosse detenuta legalmente, l’uomo consegnava una denuncia di detenzione presentata presso un comando di polizia di Milano. Però l’uomo si era trasferito in provincia di Alessandria da oltre otto anni e, pur avendo spostato il luogo di detenzione delle armi, non si era mai preoccupato di denunciare nel nuovo luogo di residenza la detenzione dell’arma. Per tale motivo, l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo hanno denunciato per tentato furto aggravato di energia elettrica un cittadino italiano di 52 anni. Personale dell’Enel era intervenuto alcuni mesi fa nell’abitazione dell’uomo poiché risultava cessato il contratto di fornitura del servizio elettrico e volevano verificare che il contatore fosse regolarmente bloccato e non attivo. I tecnici sul posto accertavano però che vi era stata una manomissione interna del contatore al fine di rimetterlo in funzione ma, dagli accertamenti svolti, non è stato riscontrato alcun consumo di energia elettrica. In considerazione che l’uomo occupa regolarmente l’alloggio, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato per avere cercato di rimetterlo in funzione.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria nella giornata del 16 febbraio hanno denunciato per violazione delle norme sull’immigrazione due cittadini albanesi, di 37 e 27 anni, con precedenti di polizia e domiciliati nel capoluogo. I due venivano controllati in momenti diversi in via Maria Bensi e in viale Massobrio in auto e a piedi e, nel momento dell’identificazione, alla richiesta di esibire il permesso di soggiorno, ne erano entrambi sprovvisti. Veniva accertato che si trovavano sul territorio nazionale senza averne titolo e per tale motivo venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per il loro stato di clandestinità.
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