Nella seduta del 29 dicembre, il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato a maggioranza il disegno di legge “Misure di armonizzazione e razionalizzazione di norme in materia di tributi regionali”, che toglie l’esenzione perenne dalla tassa di possesso automobilistica per i veicoli bifuel a gpl o metano e ai veicoli a trazione ibrida elettrica e termica.
Secondo il relatore di maggioranza, Domenico Ravetti (Pd), “con questo provvedimento ci si prefigge di trovare una stabilità finanziaria e, per coprire parzialmente quanto viene perso, è previsto dopo 5 anni un bollo ridotto a un quinto, sulla tariffa normale, dopo i 5 anni di esenzione per le auto bifuel a metano, un quarto per quelle a gpl. Per le auto ibride si calcolerà il bollo solo sulla potenza sviluppata dal motore termico e ci sarà un bollo scontato del 10% sulle auto storiche mentre, le auto con impianto gpl aftermarket, pagheranno per intero. Tutto questo dal 1° aprile 2016”.
Il relatore di opposizione Massimo Berutti (FI) ha affermato che “è discutibile incentivare a scegliere un certo tipo di veicoli e poi intervenire in senso contrario, seppur dopo 5 anni, ora che vi sono molti veicoli bifuel. Senza dimenticare che le auto, per l’80%,,sono anche mezzi da lavoro. In definitiva, questo è un provvedimento che contrasta con il buon senso. Con i nostri emendamenti abbiamo fatto proposte diverse, come puntare sulle dismissioni immobiliari”.
Il secondo relatore di minoranza, Federico Valetti (M5S) ha lamentato che “ci voleva un tavolo nazionale per armonizzare le disposizioni e cercare di tutelare le fasce meno inquinanti e colpire chi inquina dopo aver però previsto servizi adeguati di trasporto pubblico. Vorremmo, in realtà, un ulteriore abbassamento della tassazione e utilizzare l’extra gettito per strutture a favore del mezzo pubblico. I nostri emendamenti propongono risparmi sui costi della politica con un taglio più netto ai vitalizi degli ex consiglieri”.
Le opposizioni hanno anche messo in guardia sul pericolo di impugnativa della nuova normativa considerato che, nella legge di Stabilità, è stato previsto il divieto di aumento delle tasse regionali, e hanno sottolineato che il gettito prevedibile, ormai ridotto a soli 3,5 milioni di euro, poteva consigliare il ritiro tout court del provvedimento.
Prima della votazione finale l’Assemblea ha approvato l’ordine del giorno presentato dal primo firmatario Mauro Campo (M5S) per impegnare la Giunta regionale “affinché si attivi con il Governo nazionale per sviluppare un decreto che permetta alle Regioni di modulare la tassa automobilistica in base a parametri quali: motorizzazione, potenza, livelli di emissioni inquinanti, fasce di reddito e residenza in aree economicamente depresse o marginali. Questa rimodulazione consentirà alle Regioni di avere un’indipendenza d’azione tale da poter avviare delle politiche specifiche di salvaguardia ambientale e di tutela dei cittadini”.