Frase del giorno
L’enigmistica è la difficoltà di una sfida cercata, un ostacolo da superare gettando l’immaginazione e la fantasia oltre le parole. (Giorgio Faletti)
Santi del giorno
Sant’Emerenziana (Vergine e Martire), Sant’Ildefonso da Toledo (Vescovo), San Maimbodo, Sant’Amasio (Vescovo).
Accadde oggi
- 1932 uscì la ‘Settimana Enigmistica’. La mania di cruciverba e rebus arrivò dagli USA, ma essa aggiunse ‘passatempi’, ‘notizie e curiosità’, ‘quiz’ di cultura generale. E dal ’05 il ‘sudoku’. Per il periodo ‘EXPO 2015′ propose giochi sul tema alimentare. L’11 luglio ’19 arrivò ‘Il Weekend Enigmistico’, in uscita il sabato con cadenza quindicinale. La ‘Settimana Enigmistica’ fu il prodotto-tipo per famiglie italiane di cultura media e medio-alta e per decenni ebbe una firma alessandrina: il vignettista ‘BORT’ con ‘Le ultime parole famose’.
Nati famosi
- Stendhal (1783-1842), Francia, scrittore. Nato a Grenoble, Marie-Henri Beyle scelse lo pseudonimo ‘Stendhal’ dalla città tedesca Stendal dove nacque lo storico d’arte Johann Joachim Winckelmann. Orfano di madre e insofferente al bigottismo paterno, si arruolò nell’esercito napoleonico e combatté in Italia, Germania, Russia. Innamorato del ‘Bel Paese’ e della sua arte, ci visse a lungo e ci ambientò un romanzo: ‘La Certosa di Parma’. L’altro, ‘Il rosso e il nero’, è un capolavoro, antesignano del romanzo psicologico europeo.
- Édouard Manet (1832-1883), Francia, pittore. Nato e morto a Parigi, benché ostacolato dalla famiglia portò avanti le sue aspirazioni, studiando pittura da Couture e Bonnat. Le sue opere realizzate ai giardini ‘Tuileries’, dietro il Louvre, fecero scandalo e diedero un tratto distintivo alla sua produzione. Grande maestro della ‘pittura all’aperto’ con pennellate rapide, vivacità di colori e resa naturalistica della luce, anticipò la corrente impressionista.
- Jože Plečnik (1872-1957), Slovenia, architetto. Nato a Lubiana, allievo di Otto Wagner a Vienna, fu attivo in patria, in Austria, a Praga e Belgrado. Dal ’21 professore di architettura a Lubiana, progettò edifici e monumenti per la sua città. Cadde in disgrazia nella Jugoslavia comunista per l’attaccamento all’architettura classica e la fede cattolica. Ostacolato come insegnante, riuscì a completare fontane e restauri di chiese. Progettò però la residenza estiva del dittatore Tito ed ebbe i funerali di stato.