La facciata della sede Unesco a Parigi. L'Organizzazione fu fondata nel 1945

Frase del giorno 

I fiori sono pieni di miele, ma solamente l’ape ne estrae il dolce. (Goethe)

Santi del giorno

Santa Margherita di Scozia (Regina e Vedova), Santa Gertrude la Grande (Vergine),  San Procolo (Patrono di Pozzuoli), Sant’Otmaro di San Gallo (Abate), Sant’Aniano di Asti (Vescovo).

Accadde oggi

  • 1945 ecco l’UNESCO. Nacque a Londra come United Nations Educational Scientific and Cultural Organisation, ma come sede fu scelta Parigi, dove alla prima Conferenza Generale presero parte 30 governi. L’Italia fu ammessa nel ’47. Oggi i membri sono 195. Nel ’72 la nuova ‘Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità’ istituì un elenco di siti storici e naturalistici da tutelare e preservare: su 1.092 beni inseriti, l’Italia ne vanta 55.

Nati famosi

  • Eugenio Beltrami (1836-1900), Italia, matematico. Nato a Cremona, non si laureò per mancanza di soldi, ma il prof. Brioschi lo incoraggiò a continuare. E così divenne professore straordinario di algebra e geometria a Bologna, di geodesia a Pisa e presidente dell’Accademia dei Lincei’. Diede un forte contributo all’organizzazione della matematica, occupandosi di geometria differenziale, geometria non euclidea, elettromagnetismo, termodinamica, ottica. Senatore dal 1899, dopo la morte gli fu intitolato un asteroide.
  • Tazio Nuvolari (1892-1953), Italia, pilota. Nato a Castel d’Ario (MN) da famiglia di agricoltori benestanti, gareggiò su moto e auto dal ’20 al ’50. Pilota da leggenda, vinse molte corse prima della guerra e la stampa creò per lui nomignoli come “Mantovano volante” e “Nivola”. Morto per un doppio ictus nell’agosto ’53,  la sua bara venne messa su un telaio di macchina, scortato da Ascari, Villoresi e Fangio, tre grandi piloti di allora. Secondo le sue volontà fu sepolto con gli abiti da corsa: maglione giallo, pantaloni azzurri, gilet in pelle marrone, più il volante preferito.
  • José Saramago (1922-2010), Portogallo, scrittore. Nato ad Azinhaga e morto a Tías, José de Sousa Saramago fu il solo portoghese a vincere il Nobel per la Letteratura (’98). Figlio di un agricoltore, lasciò gli studi e campò lavorando nell’editoria. Esordì col romanzo ‘Terra del peccato’, ma finì nel mirino della censura per l’iscrizione al Partito Comunista. La ‘Rivoluzione dei garofani’ (’74), con la caduta del regime, lo vide padre di un nuovo stile letterario, che elevò negli ’80 con ‘Memoriale del convento’, ‘L’anno della morte di Ricardo Reis’ e ‘La zattera di pietra’.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.