Solito copione anche a Padova: sconfitta 1-0, squadra grigia che non tira in porta, migliore dei suoi il portiere Liverani. Una costante. Anche se, questa volta, il portierone dell’Alessandria non è stato ineccepibile sul gol patavino: il tiro di Liguori al 2′ era improvviso e violento, ma sul suo palo e sotto il braccio.
Le attenuanti ci sono: era coperto e con i difensori un po’ fermi. E poi ha sfoderato una parata fantastica su Zamparo al 76′, oltre a distribuire calma e sicurezza ai compagni per tutta la partita. Liverani, insomma, è un punto fermo, intoccabile, senza il quale la classifica dell’Alessandria sarebbe peggiore.
Altri numeri: partite senza gol 5 (minuti quasi 500‘), ultima rete segnata l’8 dicembre, ultima vittoria il 12 novembre, con Banchini in panchina. Proprio lui è l’altro punto fermo da cui ripartire per tentare la salvezza, l’unico tecnico in grado di vincere con la squadra di questa stagione (a parte Zaza in Coppa).
I numeri dicono che si può fare: nelle 16 gare che restano in calendario si può tranquillamente evitare l’ultimo posto, ma per farlo, oltre i buoni allenamenti, la giusta mentalità e la fiducia, bisogna fare gol. E l’unica strada è tirare in porta.
Il mercato
Dopo il difensore Francesco Cusumano (6 febbraio 2001) e l”attaccante senegalese Doudou Mangni (29 marzo 1993), entrambi già utilizzati dal tecnico Banchini, sono da registrare altri due arrivi, contrattualizzati fino a giugno, annunciati nelle ore immediatamente precedenti la gara di Padova, anche se si allenavano con la squadra già da qualche giorno.
Si tratta del centrocampista offensivo argentino Nicolás Femia (18 agosto 1996), e del difensore spagnolo Ian Pino Soler (23 gennaio 1996), entrambi alla prima esperienza italiana ed entrambi già schierati a Padova nel finale di gara.
Per altre pedine importanti e utili alla causa bisogna attendere le uscite, visti i vincoli esistenti. Prima si vende, poi si compra.
La classifica
L’ultimo posto dell’Alessandria (13 punti) è una realtà, ma i risultati di ieri sera hanno lasciato il distacco invariato solo con la Pro Sesto, battuta a Mantova.
Le altre squadre della zona bassa hanno guadagnato qualcosa: la salvezza diretta e il Trento sono a +13, il Novara a +6, il Fiorenzuola a +5, la Pro Sesto a +4. Salvarsi si può, ma bisogna fare di più.