La mostra “Le battaglie di carta” di Guido Crepax, che sarà a Palazzo Cuttica dall’8 dicembre al 25 febbraio, è stata organizzata da Comune di Alessandria e Azienda Costruire Insieme, a cura dell’Archivio Crepax e di Alessandra Coppa, col progetto grafico di Andrea Lancellotti. Realizzata con documenti originali, è specificatamente pensata per la città di Alessandria, dove per la prima volta vengono esposte unicamente le battaglie di Crepax.
La mostra
Verrà inaugurata venerdì 8 dicembre (ore 17) e il catalogo verrà presentato in un evento dedicato interamente a Guido Crepax il 13 dicembre (ore 17) a Palazzo Cuttica. Le battaglie di carta sono un progetto meno noto al grande pubblico, disegnate per gioco dal grande maestro milanese del fumetto e dell’illustrazione.
Quello delle battaglie è il suo gioco più bello e complesso. Dopo accurate ricerche in biblioteca per documentarsi su campi di battaglia, consistenza degli eserciti, divise e armi, Crepax realizzò centinaia di soldatini di cartoncino, ognuno dei quali fu disegnato e colorato fronte-retro, ritagliato e incollato su piedistallo di balsa, lucidato con la nitro e bilanciato con un quadratino di piombo.
A Palazzo Cuttica saranno esposte le battaglie di Marengo, Trafalgar, Waterloo, Solferino e San Martino.
Le parole
Il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante ha spiegato: “La mostra è il primo tassello di un’ampia riflessione culturale e museale sulla storia di Alessandria che interesserà anche i prossimi anni. La città, il cui passato militare è evidente nella sua architettura, è oggetto di un’importante riqualificazione urbanistica che passa per la restituzione alla comunità di edifici di stampo militare, abbandonati da tempo, con nuove funzioni”.
Info
PALAZZO CUTTICA – dal giovedì alla domenica – orario 15–19
visite su prenotazione per gruppi – anche in settimana
Crediti
L’Archivio Crepax fu creato dai familiari di Guido Crepax dopo la scomparsa dell’autore (Milano, 31 luglio 2003). Tutela il ricco patrimonio di immagini e contenuti del creatore di Valentina. Riunendo competenze di design, comunicazione e scenografia, i figli Antonio, Caterina e Giacomo hanno raccolto l’eredità culturale del padre.