Nel ‘Borsalino Day’ del fine settimana, concluso ieri, si è parlato della multidisciplinarietà, ovvero di tutte le componenti declinate nella riabilitazione. Per quella respiratoria il responsabile è Biagio Polla, in quella cardiologica è Valter Mario Demichelis.
Quest’ultimo ha detto: “Credo che l’approccio multidisciplinare sia la quotidianità del ‘Borsalino’ e ciò ci ha aiutato nell’affrontare problemi inattesi, soprattutto quelli del periodo pandemico come le lesioni al volto di pazienti rimasti a lungo in terapia intensiva in posizione prona, oppure le neuropatie periferiche. Abbiamo avuto casi di persone giovani con problemi alle mani che hanno determinato impatti negativi a livello psicologico e diverse criticità rispetto all’attività lavorativa”.
La ricerca
Si è sviluppata molto con la scuola di Fisioterapia dell’Università del Piemonte Orientale, attivata nel Centro Riabilitativo (responsabile Marco Invernizzi), e ha portato positivi effetti culturali e didattici. Addirittura nel bagaglio di esperienza di Polla c’è anche l’attività di docente di Fisiologia umana al Corso di Medicina dell’Università.
Le nuove tecnologie
“Sono la nostra futura frontiera – spiega Demichelis – aiuteranno i pazienti, senza però sostituire il rapporto con medici e personale specializzato”. Nel nuovo progetto la tecnologia supporterà ogni singola fase della riabilitazione cardiologica, non solo all’interno del Centro ‘Borsalino’, ma anche nel periodo successivo all’uscita del paziente, che sarà seguito da un sistema di controllo a distanza.