Papi (presidente Fiaip Piemonte): La casa si conferma bene rifugio fondamentale malgrado la battuta d’arresto delle transazioni
Gli agenti immobiliari non sono capitani di grandi industrie con enormi possibilità economiche. La loro attività è ferma, gli incassi sono a zero, mentre molte spese continuano a correre. Eppure la Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) ha voluto dare un piccolo contributo al sistema sanitario piemontese, provato dall’emergenza Coronavirus. I collegi provinciali della associazione di Torino, Cuneo, Novara, Biella, Vercelli hanno effettuato alcune donazioni mirate sul territorio (circa 6mila euro) per reparti di terapia intensiva e semintensiva degli ospedali e per aiutare la Croce Verde e la Croce Rossa di Torino.
“Si tratta di un gesto che va in aiuto a ognuno di noi, perché tutti siamo toccati dalla gravità dell’emergenza e da questa malattia”, spiega Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte.
“Le agenzie immobiliari – aggiunge – hanno le serrande abbassate dall’inizio della pandemia Covid-19 e le transazioni si sono immediatamente bloccate”.
“Le prospettive – prosegue Papi – non sono rosee per il settore immobiliare. I prezzi non registreranno grandi cali, ma la certezza si avrà solo alla riapertura delle agenzie. Le transazioni, invece, che rappresentavano l’unico segno positivo del comparto negli ultimi anni, patiranno la brutta battuta d’arresto di questo momento; recuperabile solo in parte nel secondo semestre dell’anno. È chiaro che chi stava progettando di comprare casa e si trova ad affrontare un’inaspettata crisi economica, con cassa integrazione, perdite di fatturato o chiusura della propria ditta individuale, accantonerà il progetto in attesa di una situazione migliore.
Il mercato subirà questo stop, ma non crollerà – sottolinea il presidente regionale Fiaip -. Il Coronavirus ha stabilito un’evidenza: la casa è una certezza. Di fronte alla volatilità delle borse anche dei propri risparmi. È un bene rifugio, oggi da reclusi anche una protezione e non perde il suo significato e il suo valore, anzi”.
Il colpo più duro sarà inflitto al comparto commerciale, già sofferente in tutta la regione. “Negozi senza fatturato avranno difficoltà a pagare i canoni di locazione e il rischio, senza serie contromisure, sarà quello di chiudere i battenti e avere i locali sfitti. Come in un brutto circolo vizioso, tutta la filiera ne sarà penalizzata. Le sfide dunque – conclude il presidente Papi – saranno molte, a cominciare dai colleghi in difficoltà a cui la Federazione cercherà di tendere una mano e come sempre insieme ce la faremo”.