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Nel 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz

Il programma degli eventi commemorativi e dei progetti di sensibilizzzazione promossi in Alessandria

 

Alessandria si prepara a vivere il 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz con l’edizione 2020 del “Giorno della Memoria”, a cui è stata dedicata la conferenza stampa odierna nella Sala Consiglio del Palazzo Comunale.

Erano presenti il Sindaco Gianfranco, Cuttica di Revigliasco, insieme all’Assessore Comunale allo Sport, Piervittorio Ciccaglioni, e i diversi rappresentanti dei Soggetti pubblici e privati coinvolti nel programma della manifestazione e dei diversi eventi in cui verrà declinata, ossia la Rappresentante della Comunità Ebraica di Torino-Sezione di Alessandria, Paola Vitale, la Presidente di CulturAle ASM Costruire Insieme, Cristina Antoni, il Presidente dell’Associazione CulturaViva, Luciano Tirelli, il Direttore di ISRAL-Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”, Luciana Ziruolo, il Presidente Associazione Memoria della Benedicta, Daniele Borioli, e il Capo Ufficio Stampa U.S. Alessandria Calcio, Gigi Poggio.

La data è quella di lunedì 27 gennaio, ossia l’esatto giorno anniversario della liberazione di quel campo di concentramento, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.

La comunità alessandrina ha sempre manifestato una particolare sensibilità nel compartecipare ad una commemorazione degna di questo nome e anche il 75° anniversario che cade quest’anno vedrà nuovamente l’Amministrazione Comunale al fianco dell’Amministrazione Provinciale, della Prefettura di Alessandria e delle altre Istituzioni locali conferire una speciale enfasi a questa manifestazione.

Va peraltro sottolineato come sia stata formalmente proprio una legge (la Legge n. 211 del 20 Luglio 2000) ad istituire la solennità civile del “Giorno della Memoria”. Si tratta di una norma approvata con la precisa finalità di ricordare le vittime della Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte nonché coloro che — pur operando in campi e schieramenti diversi — si sono opposti al progetto di sterminio nazi-fascista e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati durante gli anni tristi della dittatura e del secondo conflitto mondiale.

Lo svolgimento dell’anniverario di lunedì 27 gennaio consentirà anche a tanti studenti – grazie al diretto coinvolgimento dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte-Ufficio IV-Ambito Territoriale di Alessandria Asti nonché delle Scuole alessandrine – di partecipare, insieme ai numerosi rappresentanti istituzionali e alla cittadinanza, alla declinazione dei diversi momenti in cui è articolato ad Alessandria il “Giorno della Memoria” 2020.

Alcune “novità” forniscono peraltro un carattere di particolare importanza a questo 75° anniversario.

 

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Già domenica 26 gennaio, infatti, si svolgerà alle ore 17 un evento (ad ingresso libero e gratuito) che è stato intitolato “Le Parole della Memoria. Letture e libri, parole, musica e note per non dimenticare l’orrore della Shoah” e costituisce un vero e proprio “Prologo” alla commemorazione del Giorno della Memoria.

Si tratta di un’iniziativa programmata alle Sale Storiche della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria (piazza Vittorio Veneto 1), promossa direttamente da CulturAle ASM Costruire Insieme e dalla Biblioteca Civica “Francesca Calvo”, insieme all’Amministrazione Comunale e Provinciale di Alessandria e con la collaborazione di ISRAL-Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”, ANPI-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-Sezione Provinciale Alessandria e Associazione Memoria della Benedicta.

Brani di Francesco Guccini, Salvatore Quasimodo, Primo Levi, Liliana Segre, Adriano Bianchi (protagonista della lotta partigiana nell’alessandrino) e altri, tra cui le testimonianze raccolte da Andrea Villa tra i deportati alessandrini nei lager nazisti.

Letture a cura di Massimo Bianchi (figlio dell’ex-partigiano Adriano, scomparso nel 2012), Ilaria Ercole, Fulvia Maldini, Luciano Tirelli.

Verrà allestita anche una mostra libraria dedicata alla memoria della Shoah. I libri appartenenti al patrimonio della Biblioteca Civica saranno a disposizione del pubblico presente per la consultazione.

 

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Altro elemento che caratterizza l’edizione 2020 del “Giorno della Memoria” ad Alessandria è quanto è stato previsto per il pomeriggio di lunedì 27 gennaio.

Alle ore 16, infatti, vi sarà – presso lo Stadio “Giuseppe Moccagatta” di Alessandria (con entrata dallo storico ingresso in via Bellini 5) – lo svelamento della targa in memoria di Árpád Weisz, deportato ad Auschwitz.

A seguire, alle ore 17 (sempre ad ingresso libero e gratuito) – nella sede dell’Associazione Cultura e Sviluppo (piazza Fabrizio De Andrè 76, Alessandria) – è stata programmata la conferenza e la presentazione del volume “L’Allenatore ad Auschwitz. Árpád Weisz dai campi di calcio italiani al lager” di Giovanni A. Cerutti (editore “Interlinea”, Collana “Passio” nr. 59 – gennaio 2020).

Questi due momenti vedono il diretto coinvolgimento di ISRAL, Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, U.S. Alessandria Calcio 1912, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Associazione Cultura e Sviluppo.

 

 

L’ungherese Árpád Weisz (Solt, 16 aprile 1896 – Auschwitz, 31 gennaio 1944), tra i più grandi allenatori degli anni Trenta, colui che introdusse per primo gli schemi nel campionato italiano, fu commissario tecnico dell’Alessandria (coadiuvando, come vice, l’allenatore Augusto Rangone) per il campionato di Prima Divisione 1925-1926, e poi dell’Inter (dove scoprì Giuseppe Meazza) ma anche del Novara e del Bologna, fino all’espulsione dall’Italia, in seguito alle leggi razziali, e alla tragica fine nel lager di Auschwitz. La sua vicenda ha tratti non comuni che meritano di essere approfonditi. Le pagine del libro illuminano il periodo italiano ricostruendo con precisione il ruolo che ebbe Weisz nello sviluppo del “sistema”, che in quegli anni stava mutando definitivamente la fisionomia del calcio sullo sfondo dell’affermazione del professionismo. Una testimonianza e una riflessione sull’eredità della shoah e sull’importanza della memoria, che coinvolge nel dramma anche lo sport.

[da www.libreriauniversitaria.it/allenatore-auschwitz-arpad-weisz-campi/libro/9788868573058 e da https://it.wikipedia.org]

 

 

Gli eventi dell’edizione 2020 del “Giorno della Memoria” sono complessivamente promossi da Amministrazione Comunale di Alessandria, Amministrazione Provinciale di Alessandria, Comunità Ebraica di Torino-Sezione di Alessandria, ANPI-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-Sezione Provinciale Alessandria, ISRAL-Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”, Associazione Memoria della Benedicta, CulturAle ASM Costruire Insieme, Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria, Associazione CulturaViva, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte-Ufficio IV-Ambito Territoriale di Alessandria Asti, Diocesi di Alessandria, Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, U.S. Alessandria Calcio 1912, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Associazione Cultura e Sviluppo.

 

Di seguito il programma dettagliato del “Giorno della Memoria”, così come declinato per l’edizione 2020 ad Alessandria.

In occasione del “Giorno della Memoria” del 27 gennaio prossimo, nel 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, il Sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha rilasciato la seguente dichiarazione.

 

«Le ragioni che poniamo alla base di ciò che la nostra comunità alessandrina intende vivere in occasione del 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e per il “Giorno della Memoria” 2020 sono forti ed eloquenti.

Sono ragioni che ci vedono in piena sintonia con quanto indicato dalla Legge 211/2000 istitutiva della solennità civile del “Giorno della Memoria” per ricordare le vittime della Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte nonché coloro che — pur operando in campi e schieramenti diversi — si sono opposti al progetto di sterminio nazi-fascista e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati durante gli anni tristi della dittatura e del secondo conflitto mondiale.

Questi sono dunque gli elementi su cui vogliamo riflettere il 27 gennaio e attorno ai quali si è nuovamente prodotto uno dei momenti, nella vita ordinaria della nostra Città, in cui con maggiore enfasi abbiamo riscontrato un’ampia e convinta convergenza da parte di molteplici Istituzioni locali.

Non mi riferisco, infatti, solo alla condivisione progettuale tra Amministrazione Comunale e Amministrazione Provinciale, ma anche a quell’insieme di Soggetti (pubblici e privati) che – nella comune unità di intenti sul tema del “Giorno della Memoria” – ci dicono quanto sia ancora attuale il dovere di “ricordare” e soprattutto l’impegno, a tutti i livelli, per evitare che la tragedia prodotta dal nazi-fascismo e a causa della Shoah si possa ripetere.

Desidero, per questi motivi, innanzitutto ringraziare sentitamente la Comunità Ebraica di Torino-Sezione di Alessandria, la Sezione Provinciale Alessandria dell’ANPI, l’ISRAL-Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”, l’Associazione Memoria della Benedicta, CulturAle ASM Costruire Insieme, la Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte-Ufficio IV-Ambito Territoriale di Alessandria Asti, la Diocesi di Alessandria, così come il Consiglio Regionale del Piemonte, il Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, l’U.S. Alessandria Calcio 1912, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e l’Associazione Cultura e Sviluppo.

Al contempo, non posso non sottolineare come, rispetto alla consueta articolazione con cui Alessandria ha declinato negli anni il “Giorno della Memoria”, questa edizione 2020 segni alcuni aspetti che rimarcano la profonda sensibilità alessandrina sul tema.

Mi riferisco, per un verso, a ciò che è stato denominato quale vero e proprio “prologo” con gli eventi in programma già domenica pomeriggio 26 gennaio presso le Sale Storiche della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” con la proposta di letture e libri, parole, musica e note per non dimenticare l’orrore della Shoah sintetizzate nella formula del titolo “Le Parole della Memoria”.

Per altro verso, è degno di nota il doppio appuntamento di lunedì pomeriggio 27 gennaio quando la “dimensione” sportiva si unirà al tema della “memoria” pensando alla vicenda calcistica e umana di un grande sportivo – l’ungherese Árpád Weisz – tra i più grandi allenatori degli anni Trenta del secolo scorso, che introdusse per primo gli schemi nel campionato italiano, che fu commissario tecnico anche della squadra dell’Alessandria (coadiuvando l’allenatore Augusto Rangone) per il campionato di Prima Divisione 1925-1926 e che morì ad Auschwitz, 31 gennaio 1944.

Sia il momento dello scoprimento di una targa alla sua memoria alla Stadio Moccagatta, sia la conferenza culturale presso l’Associazione Cultura e Sviluppo con la presentazione del libro appena pubblicato  “L’Allenatore ad Auschwitz. Árpád Weisz dai campi di calcio italiani al lager” di Giovanni A. Cerutti rappresentano due ulteriori riverberi di come tragedia della Shoah abbia toccato da vicino anche la nostra comunità locale.

Da ultimo, vorrei esprimere un pensiero di profonda gratitudine che rivolgo ai tanti studenti che –  sono certo – anche in questa edizione parteciperanno numerosi e forti di una consapevolezza che nelle nostre Scuole sta crescendo sempre di più.

Il merito va innanzitutto a loro e poi a tutti quei docenti che, grazie anche alla sensibilità dell’Ufficio Scolastico Provinciale, sono un forte baluardo contro tutti quegli atteggiamenti di banalizzazione del senso civico e dei fondamenti del nostro vivere in uno Stato democratico rinato grazie al sacrificio di tante donne e tanti uomini che settantacinque anni fa hanno ricreato le condizioni perché la libertà, il rispetto delle persone, i diritti e i doveri del vivere insieme si rifondessero in un Paese finalmente liberato dalla guerra e dalle tragedie delle dittature.

A questi nostri giovani e a tutti gli studenti delle classi V degli Istituti Superiori del territorio coinvolti in questo anno scolastico nel progetto “Dopo la Shoah: un’eredità difficile” va il mio “grazie” e la vicinanza dell’intera Amministrazione Comunale che mi onoro di guidare e della Città di Alessandria, unitamente all’invito a “proseguire” negli anni a venire questo tipo di commemorazioni, a “non dimenticare” il loro valore profondo e a “continuare a sollecitare” i propri docenti e le Istituzioni locali affinché l’anniversario del 27 gennaio diventi sempre di più una data fondamentale per la storia di tutti noi, sia individualmente che in senso comunitario».

 

 

 

 

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"