La vittima insegue l’uomo che poco prima lo aveva derubato e dopo averlo raggiunto, al termine di una breve colluttazione riesce a far si che quest’ultimo abbandoni la refurtiva per darsi alla fuga, che tuttavia termina poco più in là, grazie al pronto intervento di un carabiniere in borghese, libero dal servizio, il quale, avendo visto la scena, insegue a sua volta il malvivente, lo raggiunge e lo “placca”, bloccandolo definitivamente a terra terra sino all’arrivo dei colleghi in divisa della Compagnia CC di Alessandria. E’ accaduto Lunedì scorso ad Alessandria, nella centralissima Piazza Garibaldi, durante lo svolgimento del mercato settimanale. Protagonisti della vicenda, sia nella veste della vittima, sia in quella del ladro/rapinatore, due 31enni, entrambi di nazionalità marocchina. Il primo, titolare di un banco per la vendita di capi di abbigliamento, residente nel cuneese, che come tutti i lunedì aveva appena finito di esporre la merce per la vendita. Il secondo, irregolare e già noto alle Forze dell’Ordine, che dopo essersi avvicinato furtivamente al banco del connazionale, approfittando di una sua distrazione, aveva afferrato quanti più capi possibile, dandosi poi alla fuga a piedi, immediatamente inseguito dal proprietario che, dopo averlo raggiunto, ingaggiava con lui una violenta colluttazione costringendolo ad abbandonare i capi di abbigliamento appena asportati. Nel frattempo, la scena non era sfuggita, ad un Carabiniere effettivo alla Compagnia CC di Genova Centro, che, in abiti civili, libero dal servizio, stava transitando in Piazza Garibaldi a bordo di un’auto condotta dal padre. Il giovane militare, sceso rapidamente dall’auto, aveva a sua volta rincorso si era posto all’inseguimento aveva rincorso il malvivente riuscendo in breve a raggiungerlo in Corso Cento Cannoni e a placcarlo a terra, bloccandolo sino all’arrivo dei colleghi in divisa della Stazione Carabinieri di Bosco Marengo, in servizio perlustrativo, che fornivano il necessario supporto per eseguire l’arresto del malfattore, per il reato di rapina. L’arrestato veniva quindi posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il rito direttissimo.
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