Cosa prevede? Le novità, dall’IVA al riordino di bonus e agevolazioni fiscali
La Legge di Bilancio è il provvedimento con il quale prima il Governo – con apposito DDL – poi il Parlamento, delineano il quadro delle entrate ed uscite dello Stato per il triennio successivo.
Il testo e le novità della Legge di Bilancio 2020 sono state particolarmente attese, anche per via del cambio di Governo che ha portato, gioco forza, ad un cambio di strategia in materia di politica economica.
Una delle misure più attese riguarda la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia IVA: la Legge di Bilancio 2020 ha stanziato ben 23 miliardi di euro per evitare che dal 1° gennaio le aliquote dell’imposta sui consumi salgano al 25% (quella al 22 % ) ed al 13% (quella al 10% )
La necessità di evitare l’aumento IVA ha condizionato non poco il quadro delle novità della Legge di Bilancio 2020.
La dote complessiva della Manovra si aggira attorno ai 30 miliardi di euro, e le poche risorse disponibili vengono utilizzate a copertura delle tante misure annunciate, dal taglio del cuneo fiscale, fino alla proroga dei bonus in scadenza, sia per le famiglie che per le imprese.
Principali novità della Manovra 2020
CANCELLAZIONE CLAUSOLA IVA 2020 – viene eliminato l’aumento delle aliquote per il 2020. Le clausole sono rinviate al 2021, con un ulteriore incremento di quella delle accise che si ripercuoterà sul prezzo della benzina.
CUNEO FISCALE – si riduce già dal 2020 il cuneo fiscale a carico dei lavoratori, avviando un percorso di diminuzione strutturale della pressione fiscale sul lavoro e di riforma complessiva del regime Irpef per tutti i lavoratori dipendenti.
PIANO CASHLESS – Con l’obiettivo di aumentare i pagamenti elettronici, si predispone un piano che prevede, tra l’altro, l’introduzione di un super bonus da riconoscersi all’inizio del 2021 in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante, nonché l’istituzione di estrazioni e premi speciali per le spese pagate con moneta elettronica e sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat.
FAMIGLIE – Vengono destinate ulteriori ingenti risorse agli interventi per la famiglia, che saranno oggetto di un piano di razionalizzazione e semplificazione.
SALUTE – Si prevede la cancellazione del cosiddetto super ticket in sanità, a partire dalla seconda metà del 2020, con un corrispondente incremento delle risorse previste per il sistema sanitario nazionale, destinate comunque ad aumentare nel prossimo triennio.
PENSIONI e WELFARE – Si conferma il sussidio economico che accompagna alla pensione categorie di lavoratori da tutelare (cosiddetta APE Social) e la possibilità per le lavoratrici pubbliche e private di andare in pensione anticipata anche per il 2020 (la cosiddetta ‘Opzione Donna’). Viene confermata anche l’esenzione dal canone RAI per gli anziani a basso reddito.
PERSONE DIVERSAMENTE ABILI – Per le politiche di sostegno alle persone diversamente abili vengono stanziate le risorse necessarie all’attuazione della delega in materia. Allo stesso tempo, nuove risorse sono previste in tre distinti fondi per la tutela del diritto al lavoro, per l’assistenza e per le esigenze di mobilità.
IMPRESE E INNOVAZIONE – viene prorogato il programma Industria 4.0 per favorire gli investimenti in beni strumentali da parte delle imprese. Super ammortamento e Iper ammortamento diventano un credito d’imposta.
DETRAZIONI CASA – Vengono prorogate le detrazioni per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie, oltre a quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione della propria abitazione. Viene introdotta per il 2020 una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il ‘bonus facciate’) per dare un nuovo volto alle nostre città.
RINNOVO DEI CONTRATTI PUBBLICI – Sono ampliati gli stanziamenti del triennio 2019-2021 per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego del comparto Stato.
Sono questi alcuni dei capisaldi della Legge di Bilancio 2020. Il testo della Manovra prevede però una serie di ulteriori novità, che analizziamo di seguito punto per punto.
Cedolare secca resta al 10 per cento
La cedolare secca resta al 10 per cento anche nel 2020 è stato ufficialmente cancellato l’aumento al 12,5%, previsto nella prima versione della Legge di Bilancio 2020 e che aveva causato non poche polemiche.
La cedolare secca sui contratti a canone concordato non aumenterà, e verrà stabilizzata per sempre con l’aliquota super-agevolata del 10 per cento. Nessuna novità invece sulla cedolare secca commerciale, destinata ad arrivare a naturale scadenza a partire dal 1° gennaio 2020.
Taglio del cuneo fiscale in busta paga
Il taglio del cuneo fiscale è confermato: la Legge di Bilancio 2020 avvierà un progressivo piano di riduzione delle tasse in busta paga.
Nonostante l’approvazione del testo della Legge di Bilancio 2020, ad oggi vi sono molti dubbi sull’importo del bonus che verrà riconosciuto in busta paga e, parimenti, sulla possibilità che parta anche la revisione delle tasse sul lavoro per le imprese.
Prima si parlava di un bonus da 500 euro per il 2020, poi di un importo più ridotto, pari a circa 240 euro e che verrebbe erogato come bonus vacanze a chi già percepisce il bonus Renzi.
Il testo della Legge di Bilancio 2020 tuttavia rimanda ad un successivo decreto attuativo per la definizione degli aspetti operativi, tra cui limiti di reddito e importo effettivo del beneficio per i lavoratori.
L’incognita, per il momento, resta sia sul fronte dell’importo del bonus fiscale riconosciuto ai lavoratori dipendenti, che sul futuro del bonus Renzi di 80 euro nel 2020 e sulla platea dei reali destinatari del taglio del cuneo fiscale.
Tra le ipotesi, una delle più verosimili è che il bonus Renzi di 80 euro venga trasformato da credito in detrazione, con l’estensione fino a 35.000 euro di reddito.
Novità sul regime forfettario
Diventa via via più chiaro il destino del regime forfettario per le partite IVA.
La Manovra conferma, dal 1° gennaio 2020, il nuovo intervento sui requisiti per l’accesso al regime forfettario per le partite IVA.
Il testo della Legge di Bilancio riduce la platea dei titolari di partita IVA beneficiari della flat tax del 15%. Se sul limite economico resta fissato il parametro dei 65.000 euro, i titolari di partita IVA che intendono accedere al regime forfettario nel 2020 dovranno fare i conti con il ripristino dei vincoli su dipendenti e redditi da lavoro e pensione.
L’intenzione è quella di far tornare il regime forfettario alla sua mission iniziale, fare in modo di agevolare l’avvio di nuove attività, ponendo un freno all’elevato numero di nuovi ingressi nel regime di tassazione sostitutivo Irpef.
Una novità che rischia di creare nuovo caos in merito al regime fiscale agevolato per le partite IVA, che è diventato un vero e proprio rebus, tra modifiche continue e chiarimenti postumi dell’Agenzia delle Entrate.
Non sarà obbligatoria l’emissione della fattura elettronica, che resta facoltativa ma legata ad un regime premiale.
Destinata invece a tramontare prima ancora di nascere è la flat tax del 20% sugli incrementi di reddito, rivolta alle partite IVA fino a 100.000 euro.
Proroga dei bonus casa
Saranno prorogati i bonus casa, l’insieme delle detrazioni fiscali riconosciute su lavori di ristrutturazione, sostituzione di mobili ed elettrodomestici, e riqualificazione energetica degli edifici.
L’ecobonus, l’incentivo che più è in linea con il Green New Deal promosso dal Governo Conte-Bis, sarà quindi prorogato insieme alle altre due importanti agevolazioni sui lavori in casa, il bonus ristrutturazioni ed il collegato bonus mobili ed elettrodomestici.
Viene introdotta per il 2020 una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il ‘bonus facciate’) per dare un nuovo volto alle nostre città.
Bancomat obbligatorio per le detrazioni fiscali
Saranno bonus e detrazioni fiscali il cuore delle misure anti-evasione attese con la Legge di Bilancio 2020 ed il Decreto Fiscale collegato.
L’obiettivo del Governo è dare una nuova spinta alla tracciabilità dei pagamenti e nella Legge di Bilancio saranno introdotte le seguenti novità:
dal 1° gennaio 2020 saranno detraibili soltanto le spese pagate con mezzi tracciabili (tra cui il bancomat, ma anche il bonifico);
saranno detraibili ulteriori spese (come quella di parrucchieri, ristoranti, idraulici) qualora pagate in modalità diversa dal contante.
Archiviata l’ipotesi di una tassa sul contante, debutterà il meccanismo di cash back sulle transazioni effettuate tramite carte o bancomat.
Novità per le imprese: proroga dei bonus Industria 4.0
Nel complesso disegno delle misure da inserire in Legge di Bilancio 2020 sono state davvero poche le anticipazioni relative alle novità in arrivo per le imprese, almeno quelle positive.
La lotta all’evasione avrà sicuramente conseguenze importanti per i titolari di partita IVA. Il tema però non può che legarsi ad una delle novità attese da anni e, puntualmente, rinviata: una riduzione complessiva del costo del lavoro e del carico fiscale che colpisce il tessuto imprenditoriale italiano.
Sul taglio delle tasse sul lavoro, come si è detto, il Governo ha palesemente dichiarato che il 2020 sarà l’anno dei lavoratori. Poco o nulla, invece, per i datori di lavoro.
Le uniche novità riguardano l’insieme dei bonus del Piano Industria 4.0: non saranno semplicemente prorogati il super e l’iper ammortamento, ma la Legge di Bilancio 2020 li trasformerà in crediti d’imposta.
Partiamo analizzando come cambia l’iper ammortamento dal 1° gennaio 2020 secondo le modifiche che apporterà la Legge di Bilancio.
Per i beni materiali connessi all’Industria 4.0, l’agevolazione verrebbe strutturata come segue:
Investimento Aliquota credito d’imposta Beneficio fiscale annuale (% su 5 anni)
Fino a 2,5 milioni di euro 40% 8%
Parte eccedente 2,5 mln e fino a 10 mln 20% Da 8% a 5%
Al restyling anche il super ammortamento. L’attuale maggiorazione del 30% del costo di acquisizione di altri beni materiali, sarebbe sostituita da un credito d’imposta riconosciuto fino a 2 milioni di euro di investimento e:
credito d’imposta con aliquota pari al 6%;
con fruizione del beneficio annuale pari all’1,2% su 5 anni.
Bonus bebè senza limiti di reddito
La Legge di Bilancio punta a potenziare l’assegno di natalità, estendendolo a tutti e senza più il limite di reddito di 25.000 euro.
La presentazione del modello ISEE sarà ancora obbligatoria, ma con il solo fine di consentire all’INPS di calcolare l’importo del bonus bebè spettante. La Legge di Bilancio 2020 punta ad introdurre tre soglie ISEE, e quindi tre diverse fasce di reddito, per il calcolo dell’assegno mensile di natalità, pari a 80, 120 o 160 euro.
Se già ad oggi sono previsti due scaglioni di reddito, e due diversi importi del bonus calcolati in relazione al valore ISEE, l’attuale versione della Legge di Bilancio 2020 ne introduce un terzo:
modello ISEE fino a 7.000 euro: 160 euro al mese, per 12 mesi, per un totale di 1.920 euro all’anno;
modello ISEE non superiore a 40.000 euro: 120 euro al mese, per 12 mesi, per un totale di 1.440 euro all’anno;
modello ISEE superiore a 40.000 euro: 80 euro al mese, per 12 mesi, per un totale di 960 euro all’anno.
Resterà inoltre la maggiorazione del 20% nel caso di nascita o adozione di figli successivi al primo.
Michele Minardi