Indispensabili la prevenzione e le cure tempestive
Sono 198 le persone che, nel 2018, in Piemonte hanno contratto l’HIV: un tasso di incidenza di 4,5 casi ogni 100.000 abitanti. La riduzione del numero di casi rispetto al 2017 è del 22%. Dal 2009 al 2018 l’andamento delle nuove diagnosi di infezioni da HIV nella nostra regione, si conferma in significativa diminuzione (-12 casi in media all’anno).
Il dato emerge dall’annuale rapporto del SEREMI pubblicato in occasione della Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS del 1° dicembre.
“Per accelerare la riduzione dell’incidenza di questa infezione in Piemonte– afferma l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi – oltre a puntare sulla diagnosi precoce e sull’aderenza al trattamento farmacologico dei pazienti, è necessario rafforzare le attività di prevenzione primaria”.
La Regione rinnova il proprio impegno nella lotta all’HIV. In Piemonte, così come a livello nazionale, gli interventi di prevenzione primaria, secondaria e l’efficacia della cura nel limitare la trasmissione dell’infezione hanno contribuito in modo sinergico a limitare la diffusione dell’HIV.
I rapporti sessuali non protetti si confermano la principale via di diffusione dell’infezione da HIV anche nel 2018.
Questa modalità risulta in crescita nell’ultimo decennio (2009 – 2018) mentre resta stabile la frequenza dei casi attribuibili ai rapporti eterosessuali non protetti e si riduce la quota di casi riferibili all’uso di siringhe non sterili in consumatori di droghe per via endovenosa (IDU).
Sebbene il trend in calo si osservi in tutte le fasce di età, anche nel 2018 l’incidenza di HIV più elevata (52 casi; 11,9 casi ogni 100.000 giovani) si registra nella popolazione giovane (25 e i 34 anni).
Le nuove diagnosi in giovani con meno di 25 anni di età segnalate nel 2018 sono 26, pari al 13% del totale; in 16 casi su 26 si tratta di giovani stranieri.
Per quanto riguarda gli stranieri, 71 casi nel 2018, le nuove diagnosi si concentrano in giovani che provengono da Paesi ad alta diffusione di HIV.
Rispetto al 2017, si riducono i casi negli africani originari dell’Africa Sub-Sahariana mentre aumentano quelli in persone provenienti dall’America Centro-Sud.
Nel 2018, si conferma elevata la quota (39%) di diagnosi avvenute in stadio avanzato di infezione da HIV e si riduce la frequenza delle persone con nuova diagnosi di HIV che non si sono testate precedentemente.
Durante lo stesso anno, in Piemonte, sono stati eseguiti circa 177.000 test di screening HIV, pari al 4,6% della popolazione adulta (>14 anni).