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Nella giornata speciale dei nonni (biglietto a 1 euro) al ‘Moccagatta’, che fa 90 anni dalla prima partita dei grigi in questo stadio, ci sono tanti motivi per vedere Alessandria-Pontedera: i grigi sono secondi, imbattuti, hanno il miglior attacco del girone, vengono da 5 vittorie consecutive e non prendono gol da 550 minuti.
I granata sono quinti, vengono da 5 risultati utili di fila, giocano bene e divertono utilizzando lo stesso schema dei mandrogni, il 3-5-2.
 In più l’Alessandria, gratificata lunedì dall’approvazione di Adriano Galliani, che l’ha battezzata come “principale ‘competitor’ per il campionato”, si è liberata di due contratti esistenti dalla scorsa stagione, quello del tecnico D’Agostino e del suo vice, Mancino, che hanno rescisso il contratto per approdare al Lecco. Saranno avversari nel girone di ritorno. Già. Con le sue vittorie la squadra di Scazzola ha già ‘silurato’ 2 tecnici avversari: Maspero, esonerato dalla Giana dopo la sconfitta coi grigi, e Gaburro, predecessore di ‘D’Ago’ in bluceleste. 

PONTEDERA – E’ 5° in classifica con 12 punti, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta, con 11 gol fatti e 10 presi. In Coppa Italia di C ha superato il turno vincendo il girone D (1-1 con la Pianese, 2-1 sulla Pistoiese) mentre in campionato viene dal successo 3-1 a Gorgonzola, quinto risultato utile consecutivo (9 punti). Sul mercato ha inserito 15 nuovi elementi, molti dei quali giovani e in prestito, per cui la rosa è di 23 elementi (1 straniero) con un’età media di 23.2 anni, ed è affidata al 51enne Ivan Maraia, all’8^ stagione in società, 3^ da capo-allenatore dopo essere stato il vice dello ‘storico’ Paolo Indiani per 150 gare. Una specie di totem che punta sul 3-5-2. Gli elementi di spicco sono sempre l’esterno Daniele Mannini (36 anni, 9 presenze in Europa, 163-12 in A, 129-13 in B) e l’attaccante brasiliano 30enne Caio De Cenco, preso dal Padova in estate, ferma restando la lungo-degenza del capitano Andrea Caponi, cui si è aggiunto in settimana l’attaccante Tommasini (3 gol stagionali), out 1 mese per distorsione al ginocchio. Ex di turno è Luca Piana (6-2 in stagione), difensore grigio dal gennaio al settembre ’17 (4-0). 

PRECEDENTI – Il Pontedera è avversario dell’Alessandria solo dal 1982, sempre in C2 e poi nella C unica degli ultimi anni. I precedenti sono 26 (24 in campionato, 2 in coppa) e vedono i grigi in vantaggio con 9 vittorie, 4 sconfitte, 13 pareggi, 35 reti fatte e 20 subìte. La scorsa stagione fu 1-1 al ‘Mocca’ (14′ Borri, 75′ Tentoni) e 2-1 grigio al ‘Mannucci’ (25′ Caponi, 60′ De Luca, 66′ Coralli), decisivo per l’accesso ai playoff.
Per trovare l’ultimo successo dei granata toscani, invece, bisogna andare addirittura al 21 ottobre 1990, 3-1 ad Alessandria, mentre a Pontedera i grigi sono imbattuti addirittura dal 30 novembre 1986 (1-0). (dati Museo Grigio)

ALESSANDRIA – Squadra in salute e col morale altissimo, nonostante il sorpasso del Monza. Ma quel primato, durato poco più di 24 ore, ha ‘gasato’ l’ambiente proiettandolo verso il doppio turno casalingo, che sarà inframmezzato dal mercoledì di Coppa. Per la gara col Pontedera c’è Prestia diffidato, mentre è recuperato Casarini e ancora in dubbio Gazzi; insieme a lui dovrebbe mancare anche Dossena, fermato a scopo precauzionale.
Ma la squadra ha dimostrato di avere valide alternative: ben gestita com’è, chi entra rende come chi manca. Quindi i problemi per Scazzola saranno solo di scelta e l’undici che scenderà in campo dal 1′ potrebbe declinarsi così: Valentini; Sciacca, Cosenza, Prestia; Cambiaso, Chiarello, Suljic, Casarini, Celia; Eusepi, Arrighini. Quest’ultimo è l’ex di turno, visto che uscì dal vivaio del Pontedera e ci giocò 5 stagioni.

ARBITRO – E’ Mattia Pascarella (Nocera Inferiore) il designato a dirigere Alessandria-Pontedera di domenica 6 ottobre (ore 17.30) allo stadio ‘Moccagatta’, assistito da Antonio Piedipalumbo (Torre Annunziata) e Andrea Nasti (NA). Pascarella è al 2° anno in C e ha 2 precedenti della scorsa stagione: Pro VC-Pontedera 0-0 e Albissola-AL 1-2.

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.