Avete presente quando oggi di parla di gente troppo distratta dai cellulari, assorbita da una realtà’ virtuale’, cioè inesistente, che allontana dalla vita vera?
Oppure i film e le pubblicità sul futuro, in cui si vede una massa di individui vagare con il visore sugli occhi, assorbiti da qualcosa che non possono toccare?
Ebbene, a livello terapeutico questa pratica ha una sua utilità. Infatti distrarre i pazienti con la ‘realtà virtuale’, nella pratica clinica quotidiana, ha i suoi benefici effetti, da qualche giorno riscontrabili all’Ospedale Infantile ‘Cesare Arrigo’ di Alessandria, grazie alla donazione di sei visori 3D effettuata dal Rotary di Valenza (presidente Werner Natta), con il contributo del Distretto 2032 e dei Club del gruppo Piemonte Est.
Alessio Pini Prato, direttore della Chirurgia Pediatrica, ha spiegato che “i visori vengono utilizzati da qualche anno negli Usa per distrarre pazienti oncologici in chemioterapia, applicare la sedazione non farmacologica per procedure poco dolorose e contenere l’effetto psicologico del distacco madre-figlio, nell’induzione all’anestesia per gli interventi chirurgici. E l’utilizzo è stato di recente esteso alla terapia delle fobìe. Nel nostro Ospedale ‘Cesare Arrigo’ – ha proseguito Pini Prato – abbiamo avviato la nostra versione, indirizzata verso procedure non invasive in sala gessi e sala prelievi, per medicare piccole ferite, in pediatria, in chirurgia, in sala operatoria, per indurre la sedazione e attenuare il distacco dai genitori. In sostanza, per fare in modo che i bambini non abbiano paura del dolore e dell’Ospedale”.