Il sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, si è recato alla tenuta Torre di Frugarolo in occasione delle giornate di primavera del FAI.
“Ho vissuto con emozione questo momento che mi ha proiettato all’indietro nel tempo, a circa 21 anni fa, allorquando analogo sopralluogo si inseriva nelle operazioni propedeutiche all’acquisizione in comodato d’uso e al restauro del ciclo di affreschi dedicato al Lancillotto oggi presente nelle collezioni civiche di Alessandria ed esposto nelle Sale d’Arte – ha commentato il Sindaco-. Allora ero assessore della giunta di Francesca Calvo. Nel 1999 fu realizzata una straordinaria mostra di presentazione curata dal grande storico dell’arte Medioevale, il compianto professor Enrico Castelnuovo, che ebbe un eco nazionale. Oggi riprende un percorso di valorizzazione veramente importante. Sono contento che tale percorso sia stato avviato con il FAI, un percorso che rende possibile non solo visitare gli affreschi alle Sale d’Arte, ma anche rivivere il luogo di provenienza. Insieme all’azienda speciale Costruire Insieme il Comune di Alessandria ha realizzato un breve, ma suggestivo documentario illustrativo che vede il sindaco accompagnare gli spettatori in una visita virtuale del ciclo descrivendone l’origine e l’importanza della testimonianza artistica e storica e che regala ad Alessandria un vero e proprio unicum: la più anticacamera picta in onore del Lancillotto ad oggi nota in Europa. Tale situazione impone di andare oltre e di porre in relazione i nostri affreschi con l’analogo soggetto dipinto da Pisanello al palazzo ducale di Mantova.
Infine sarebbe opportuno lavorare con l’Università per calare meglio, a nostra straordinaria memoria, nel clima europeo medioevale al fine di costruire attraverso un progetto Europeo una vera e propria rete dei luoghi arturiani”.
“Il ciclo oggi presente nelle collezioni civiche di Alessandria fu realizzato verso la fine del XIV secolo su committenza di Andreino Trotti, aristocratico Alessandrino che aveva la sua dimora di campagna proprio nella denominata tenuta Torre nel territorio limitrofo tra Frugarolo e Casalcermelli – ha spiegato il Sindaco-. Gli affreschi vennero riscoperti negli anni ‘70 del Novecento grazie alla scrupolosa attenzione dell’allora segretario generale dell’Amministrazione Provinciale, dottor Alberione. Il loro precario stato di conservazione ne impose lo stacco dalle pareti del solaio della torre per essere ricoverati presso il noto restauratore Nicola di Aramengo (AT). Solamente trent’anni più tardi il percorso venne ripreso con il concorso del Comune di Alessandria, delle famiglie proprietarie degli affreschi e della competente soprintendenza. Il comune pagò il restauro degli affreschi e la loro collocazione su pannelli e, in cambio, ebbe gli stessi in comodato d’uso per 70 anni con l’obbligo di un serio processo di valorizzazione. Il ciclo con la storia del Lancillotto, come detto, venne presentato al pubblico per la prima volta nel 1999. Quindi gli affreschi rimasero presso le sale espositive collegate all’ex ospedale militare (oggi giardini Pittaluga), successivamente, in seguito alla cessione all’Università di quell’area, gli affreschi vennero spostati nell’attuale collocazione presso le Sale d’arte di via Macchiavelli, nello stesso edificio in cui insiste la Biblioteca Civica”.