Un tappo trasparente di circa un centimetro è stato estratto dai bronchi di un ragazzino di quattordici anni qualche tempo fa dallo staff della Pneumologia interventistica, guidata da Biagio Polla. Ora il ragazzino sta bene e ha ripreso la sua normale attività.
I dottori Lorenzo Grecu e Giulia Salomoni sono interventi insieme agli anestesisti pediatri dell’Ospedale Infantile che hanno permesso lo svolgimento di un adeguato piano di anestesia: nei casi in cui si debba intervenire sulle vie aree, infatti, il lavoro tra pneumologi e anestesisti deve essere sinergico. I primi occupano le vie aeree con il broncoscopio rigido per eliminare il corpo estraneo, i secondi devono essere particolarmente attenti ed impedire complicanze respiratorie.
“Ma la difficoltà maggiore di questo caso – spiega Biagio Polla, responsabile della struttura Malattie dell’Apparato respiratorio – era data dalla trasparenza dell’oggetto, non facilmente individuabile attraverso l’esame radiologico. Un tappino di plastica trasparente che non è stato semplice individuare anche all’interno dell’alveo bronchiale. Grazie alla perizia dei colleghi, siamo riusciti ad intervenire e a procedere con l’estrazione. Normalmente l’inalazione di un corpo estraneo rappresenta un’urgenza: riguarda più spesso il bambino piccolo, che tende a esplorare il mondo portando gli oggetti alla bocca. Ma, ma può anche riguardare il bambino più grande o l’adulto, quando l’ingestione di un alimento o di un oggetto prende una «falsa strada» nelle vie respiratorie e l’inalazione dei corpi estranei attraverso le vie aeree si traduce in eventi acuti a carico dei polmoni. La rimozione dovrebbe avvenire nel più breve tempo possibile per evitare il soffocamento e reazioni ostruttive che, a distanza di tempo, possono portare a polmoniti o ascessi polmonari. La Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è, insieme all’Ospedale Infantile di Torino Regina Margherita, centro in Piemonte a garantire reperibilità 24 ore su 24 per le urgenze legate ai corpi estranei”.