La Giornata Mondiale Contro il Cancro Infantile è un’importante occasione per favorire lo sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti del bambino e dell’adolescente colpito dalla malattia e riaffermare l’impegno dei genitori nella lotta contro i tumori infantili.
I tumori dell’infanzia e dell’adolescenza nel loro complesso sono una patologia rara, ma, come altre patologie di queste fasce d’età, quando si presentano nelle comunità, sono fonte di allarme e di forte preoccupazione. I fattori di rischio associati con questi tumori sono in gran parte sconosciuti, ma alcuni fattori ambientali sono stati sospettati di avere un ruolo eziologico.
L’Ospedale Infantile di Alessandria è inserito nella Rete Oncologica Pediatrica della Regione, il cui principio base è la centralità del paziente rispetto ad un processo di cura e assistenza che si realizza su tutto il territorio: in questo modo, attraverso la Rete, può supportare i piccoli pazienti e le loro famiglie che si trovano a dover affrontare un dramma così grande.
Spiega il dr. Enrico Felici, Direttore della Pediatria: “Il nostro Infantile è Centro spoke di II livello della Rete, questo significa che nel nostro Reparto nel caso si sospetti una patologia oncologica siamo in grado, con il supporto delle altre Strutture dell’Ospedale (Chirurgia Pediatrica, Terapia Intensiva Pediatrica, Radiologia, Medicina Nucleare, Anatomia Patologia ad esempio) di mettere in atto tutte le procedure invasive e non in grado di confermare o meno la diagnosi. Tutto questo ovviamente in accordo e con il supporto, dell’Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino (Centro Hub della Rete), dove il paziente viene successivamente centralizzato per l’impostazione della terapia secondo precisi protocolli. Quando in seguito le condizioni cliniche lo consentano, in dialogo costante con Torino, il paziente tornerà presso il nostro Infantile per il proseguo della chemioterapia o per i controlli longitudinali, evitando il disagio del viaggio e supportando la famiglia in tutti i percorsi, penso anche agli aspetti più delicati, che riguardano la sfera emotiva. Il nostro Ospedale, continua il dr. Felici, è ormai riferimento per un numero sempre maggiore di pazienti con patologie croniche ed autoimmuni complesse (che giungono anche da fuori Regione), patologie letteralmente esplose negli ultimi anni anche nell’età pediatrica; penso ad esempio alle malattie croniche intestinali, alle malattie reumatiche ed endocrinologiche come il diabete giovanile; ma l’elenco sfortunatamente sarebbe molto più lungo”.