Nell’ottica della prevenzione e contrasto dei reati connessi al furto e successiva commercializzazione del rame in uso in ambito ferroviario, la Polizia Ferroviaria del Compartimento del Piemonte e Valle d’Aosta ha avviato il 12 dicembre u.s. un controllo straordinario, che si susseguono ormai a scadenze serrate, denominati “Operazione Oro Rosso”. Le operazioni, che si svolgono contemporaneamente in tutta la penisola su disposizione del Servizio di Polizia Ferroviaria di Roma, hanno interessato numerose località delle due regioni e si sono inoltrate sino a tarda serata, con sviluppi investigativi appena conclusi.
La tipologia del reato comporta un costo altissimo per la collettività, giovi rammentare che i costi di ripristino e messa in sicurezza degli impianti violati è superiore al valore commerciale del metallo; oltre al danno provocato dai ritardi accumulati dai convogli in seguito al mancato funzionamento degli impianti, ritardi che si traducono in ore rubate al lavoro dei pendolari, studenti ed in generale agli utenti del servizio pubblico.
L’impegno della Polizia di Stato è quindi massimo nella prevenzione del reato, l’ideale perseguito è rendere sempre più difficile la sottrazione e la commercializzazione del metallo.
La giornata dedicata al contrasto del fenomeno, la terza dall’inizio dell’anno, ha visto un controllo con ispezione in un deposito di rottami, ove è stato effettuato un attento esame di tutti i materiali lì in giacenza, la loro provenienza e tipologia, compreso il modo di stoccaggio e conservazione, trattandosi anche di rifiuti che hanno un forte impatto ambientale ed inquinante.
Le persone identificate e controllate sono state 8 di cui 2 cittadini stranieri, di loro si è anche appurato a che titolo fossero presenti in loco, nel caso non fossero dipendenti. E’ stato verificato per ognuno il titolo a conferire metalli ferrosi.
Brillanti gli esiti registrati nell’alessandrino. La Polfer di Alessandria, nel corso del controllo presso il deposito sito nel capoluogo, ha provveduto al sequestro di 4 kg di rame stagnato, riconducibile ad uso ferroviario; di molti materiali non si è potuto appurare la provenienza e la tracciatura, a causa di una tenuta di registri irregolare su cui sono tuttora in corso approfondimenti.
Continueremo in futuro a vedere la Polfer impegnata nel contrasto al reato, non solo con le massicce operazioni come “Oro Rosso” ma anche con i quotidiani e tempestivi interventi che effettua lungo la linea ferroviaria.