Anche quest’anno i Carabinieri di Gavi e della Compagnia di Novi Ligure e il Comune hanno ricordato il sacrificio dell’Appuntato dei Carabinieri Vittorio Vaccarella, avvenuto il 19 ottobre 1970 vicino alla cascina Carmelitana, con una messa celebrata nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, alla quale è seguita una cerimonia commemorativa presso il cippo. Nato a Ponte, in Provincia di Benevento, nel 1930, il militare era da qualche tempo in servizio nella Stazione dei Carabinieri di Gavi. Quel giorno si recò nei pressi di un’abitazione fuori da paese, lungo la strada provinciale per San Cristoforo, dove era stato segnalato un furto in atto. Con un collega Vaccarella riuscì a fermare uno dei malviventi ma morì a causa dei colpi di pistola sparati da altri due ladri, fuggiti dopo un conflitto a fuoco con l’altro carabiniere. Un tragico episodio che lasciò il segno nella comunità gaviese, dove il militare viveva con moglie e figli, tanto che sul luogo dell’omicidio da allora esiste una lapide che ricorda l’appuntato, al quale, inoltre, nel 1996, è stata intitolata la caserma dei carabinieri di Arquata Scrivia. A un anno dal delitto, l’allora presidente della Repubblica Giuseppe Saragat conferì la medaglia d’oro al valor civile alla memoria di Vaccarella, con la seguente motivazione: “Portatosi coraggiosamente, con l’unico commilitone disponibile, in una località, in cui era stata segnalata la presenza di alcuni pericolosi malviventi e sorpresone uno, lo affrontava animosamente, riuscendo ad immobilizzarlo. Mentre era intento a tradurre in caserma il malfattore, fatto segno a colpi d’arma da fuoco da parte di altri due banditi, sbucati improvvisamente da un vicino vigneto, non esitava, con sereno sprezzo del pericolo, a far fronte all’improvvisa, gravissima minaccia, ma veniva colpito a morte, sacrificando la giovane vita ai più alti ideali di dedizione al dovere e di ardimento”.
Per la cronaca, l’Appuntato Vaccarella lasciava moglie –la Sig.ra Caterina Procaccini– e quattro figli in tenera età, Claudia, Loredana, Flavio e Vittorio