Per la seconda volta in 5 giorni l’Alessandria non segna e fa 0-0 in casa, restando ancorata alla sesta posizione in graduatoria e venendo agganciata dal Monza a quota 48 punti. Per le migliori posizioni playoff il cammino è complicato, e forse sarebbe meglio puntare sulla Coppa Italia. Vincere un trofeo sarebbe di grande impatto per il pubblico e regalerebbe i vantaggi della terza posizione negli spareggi, che sarebbero poi tutti da giocare per arrivare in serie B. C’è da dire che la serie positiva di Marcolini continua, salendo a 21 risultati utili consecutivi, comprese le 5 gare di Coppa. E’ vero che per la 5^ volta, con il tecnico savonese in panchina, i grigi non sono riusciti a segnare, ma hanno pur sempre il quarto attacco del girone. Ed è vero anche che per la 12^ volta non hanno subìto reti, e tutti sanno quanto, nel calcio, sia importante avere una difesa solida.
LA PARTITA – Il ‘comandante’ Giorico sa che contro i grigi non può osare troppo e rinuncia al trequartista Curcio, schierando un copertissimo 4-1-4-1 che punta sulla corsa, sul sacrificio e sui raddoppi costanti su Sestu e Gonzalez. Marcolini risponde col solito 4-3-3, senza Cazzola, Celjak, Giosa e Blanchard. Nel primo quarto d’ora l’Alessandria pare nervosa e confusionaria e l’Arzachena riparte bene: al 18′ prima Cardore e poi Nuvoli sbagliano l’impatto col pallone crossato da Taufer, e per Vannucchi va bene così. Al 19′ Marconi addomestica un pallone difficile nell’area piccola, ma al momento del tiro non parte l’input del tiro e la palla arriva docile in mano a Ruzittu. Da lì in poi il centravanti mandrogno, incupito per l’errore, pasticcia e nell’intervallo verrà sostituito. Ma è dopo la mezz’ora che i grigi danno il meglio: al 34′ un gran destro da fuori di Nicco viene parato in corner, al 35′ Ruzittu si ripete su un gran sinistro del ‘Puci’ Gonzalez, al 36′ un destro di Barlocco dal limite è centrale e viene fermato con facilità. E nel frattempo Vannucchi qualche brivido lo ha corso, non facendo proprio lo spettatore come con la Lucchese.
Nella ripresa Marcolini cambia: fuori Gatto e Marconi, dentro Fischnaller e Chinellato, squadra che si schiera 4-2-3-1. Ma rischia subito: Bertoldi se ne va in contropiede e mette in mezzo per Vano, che non arriva sul pallone. Al 51′ ci prova il ‘cartero’ argentino col sinistro, ma Ruzittu risponde presente. Al 54′ Piccolo, in area, dribbla e tira, ma viene ‘murato’ in angolo. Sulla battuta dalla bandierina testa di Gonzalez e parata di Ruzittu, che replica due minuti dopo su zuccata di Fischnaller, ancora su angolo di Sestu. L’Arzachena prova a vincerla e mette in campo il trequartista Curcio. Entrano Lovric per l’infortunato Fissore e Lisai per Cardore. Al 69′ altra grande occasione per i padroni di casa: su angolo di Sestu (alla fine saranno 10) ancora ‘Fisch’ anticipa il difensore nell’area piccola, ma il suo tocco è fuori di nulla col portiere battuto. Al 71′ l’Arzachena reclama il rigore, ma Bertoldi viene ammonito per simulazione. Prima del gran finale gli allenatori spendono gli ultimi cambi: Marcolini leva Gonzalez e Nicco e spedisce in campo Russini e Ranieri, Giorico toglie l’esausto Vano e inserisce Sanna. E all’84′ la fortuna aiuta i grigi: proprio Sanna riparte e arriva solo davanti a Vannucchi, che fa una gran parata sul tiro, poi Lisai arriva per il tap-in ma trova il palo. All’87′ rete annullata all’Alessandria: l’arbitro fischia nettamente prima del tocco decisivo di Fischnaller, anche se non si capisce bene il perché. I 5′ di recupero non portano novità e la gara si chiude 0-0, come all’andata.
L’Alessandria non è riuscita a vincere, ma l’Arzachena non ha rubato nulla. Nel calcio ci sono periodi in cui la palla non entra, ed è proprio quelle partite che è importante non perdere. Ora il tour-de-force continua: l’avversario sarà la Viterbese (che ha perso in casa 2-1 col Piacenza, ndr) per due volte in 5 giorni e per tre volte in 19. Ma se la sfida di campionato (sabato 7) varrà per il quarto posto, le due partite dell’11 e del 25 aprile varranno per la Coppa Italia e per il terzo posto. Bisogna vincerla assolutamente.