E’ andata bene così, e il pareggio è meritato. L’Alessandria di Marcolini ha ottenuto l’11° risultato utile consecutivo, il 16° contando le gare di Coppa, ed è uscita dall’Arena Garibaldi a testa altissima, al termine di una gara in cui ha sofferto ma anche messo sotto il Pisa, che ha giocato meglio il primo tempo ma ha ‘remato’ nel secondo. La classifica, però, retrocede i Grigi al sesto posto, scavalcati dalla Carrarese (1 punto in più e una partita in più) anche se si accorciano le distanze dalla quarta posizione, ora sopra di 7 lunghezze.
LA PARTITA – La stanchezza per la maratona infrasettimanale in Coppa Italia ha costretto Marcolini a cambiare formazione per dare riposo a chi era più stanco, e allora fuori Celjak, Giosa, Gatto, Gonzalez, Fischnaller e dentro Sciacca, Blanchard, Bellazzini, Russini, Chinellato. L’aggressività e la qualità del Pisa, schierato a specchio con il 4-3-3, all’inizio hanno un po’ schiacciato l’Alessandria, che dopo due parate di Vannucchi al 15′ e al 22′ su Ferrante (strepitosa) e Lisuzzo, è andata sotto al 33′ su un colpo di testa di Gucher, bravissimo ad anticipare i difensori sulla punizione di Di Quinzio.
Nell’intervallo fuori l’infortunato Gazzi e l’impalpabile Russini, dentro Ranieri, che a detta del tecnico “ha giocato la miglior partita da quando sono qui”, e Fischnaller. Il Pisa ha retto l’urto e ha provato a far male in contropiede, rischiando di subire il pareggio al 67′ su un colpo di testa di Bellazzini (cross di Sestu) sul quale Petkovic ha compiuto una paratissima, ma dopo l’ingresso di Marconi (70′ per l’inconsistente Chinellato) e Gonzalez (78′ per Bellazzini) l’Alessandria è andata a prendersi il risultato.
In verità c’è voluto il quinto cambio (87′ Kadi per Blanchard) per schiacciare il Pisa lasciando solo due difensori, rischiando anche parecchio. Ma al 95′ ecco il gol: lancio di 40 metri di Sciacca, controllo di petto di Marconi e appoggio largo a sinistra per Barlocco, controllo del terzino e cross in mezzo per il ‘terzo tempo’ di ‘Batman’ che ha schiacciato in rete il suo 10° centro stagionale. Fischio finale e musi lunghi in casa Pisa.
CONCLUSIONI – Sono molto utili i risultati ottenuti così. Questa squadra ha sofferto spesso, ma si è guadagnata tutto ciò che ha. In quattro giorni sono arrivati la finale di Coppa Italia ai rigori e un pareggio in extremis contro una squadra fortissima, e sono frutto della compattezza del gruppo. Il calendario da qui alla fine è fittissimo, ma la condizione fisica vista sabato è buona e questo fa ben sperare. Qui però, oltre alla ‘positività generale’ di Marcolini e Cerri, un piccolo merito forse va dato anche a Stellini per il pesante lavoro di preparazione che, detestato allora, pare stia dando frutti. Sul fronte dei numeri va detto che l’Alessandria nelle ultime 5 uscite ha vinto solo 1 volta (a Prato, ndr), pareggiando con Monza e Pisa in campionato e col Pontedera due volte in Coppa; e quello di Marconi al 95′ al Pisa (gara di Prato a parte) è l’unico gol segnato dai Grigi con palla in movimento, quindi esclusi i tre rigori di Pontedera che sono valsi la finale di Coppa. Un piccolo segnale d’allarme, una calo di brillantezza, peraltro riconosciuto dall’allenatore, coinciso con l’elevato numero di partite giocate e l’assenza di ‘Batman’ Marconi, tornato finalmente a disposizione. I suoi gol, da qui alla fine, potrebbero essere decisivi.