Al 31 dicembre 2017 risiedono ad Acqui Terme 19.651 persone, di cui 2008 di cittadinanza straniera, pari al 10,22% dei residenti.
Il saldo complessivo è negativo per 44 unità rispetto al 2016, nonostante il numero di residenti in città (671 unità) sia superiore rispetto al numero di coloro che si sono trasferiti (534 unità).
Il movimento naturale della popolazione ha registrato un saldo (nati meno morti) negativo per 181 unità.
Continua il calo delle nascite: i nati sono 122 unità. I decessi sono oltre 300, in linea con il trend di crescita degli anni precedenti dovuto all’invecchiamento della popolazione.
Il movimento migratorio fa registrare un saldo negativo di circa 534 unità, di cui 410 emigrati in altri Comuni, 46 trasferiti all’estero e 78 cancellati per irreperibilità o per mancato permesso di soggiorno.
Ad Acqui Terme vi sono 67 nazionalità: per ¾ si tratta di cittadini fuori dall’Unione Europea (oltre 1500). La cittadinanza maggiormente rappresentata è quella marocchina (28,74%) seguita da quella albanese (22,81%). I cittadini stranieri regolarmente residenti registrano un calo rispetto al 2016 di 23 unità.
Continua il calo significativo dei matrimoni ad Acqui Terme. Tracollo dei matrimoni religiosi e dei matrimoni civili, dopo che quest’ultimi avevano registrato un periodo di crescita.
Il numero di matrimoni religiosi nel 2017 è di 19, a fronte dei 37 matrimoni civili. Il mutamento sociale è significativo: nel 1990 venivano registrati dall’ufficio di Stato Civile del Comune di Acqui Terme 147 matrimoni, di cui solo 16 secondo rito civile. Nel 2000 i matrimoni sono scesi a 120, passati a circa 100 nel 2010 sino ad arrivare ai 56 complessivi del 2017.
I “matrimoni misti” rappresentano più di ⅓ dei matrimoni civili (15 su 36). Aumenta il numero di concessioni della cittadinanza italiana (88 unità, di cui 42 maschi e 46 donne).
Si registra un aumento di chi usa la formula del “divorzio breve” introdotto con la legge 162/2014 con 25 procedimenti di separazione.