Le eccellenze del territorio come volano (anche) per la ripresa economica. Ma non solo. Secondo Confagricoltura, oltre all’aspetto prettamente consumistico, il Natale ed il cenone di Capodanno rappresentano occasioni ideali per puntare sulle specialità offerte dall’alessandrino. A tavola e persino per brevi gite ed escursioni fuori porta. “Le feste natalizie e di fine anno – afferma il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello – possono rappresentare una bella occasione per conoscere meglio il territorio e i prodotti tipici. Il paesaggio rurale e le produzioni agroalimentari del Piemonte offrono un panorama ricco, con una serie variegata di specialità tipiche subalpine a base di carne, latte, uova, miele, cacao, cereali, frutta e verdura”.
Il Piemonte – ricorda l’associazione – è una regione di grande tradizione gastronomica,
esito di un percorso storico complesso. Le produzioni agroalimentari offrono ancora un panorama estremamente ampio di altre specialità tipiche. Il riso ha conquistato un primato invidiabile: quello prodotto in Piemonte, nelle varie tipologie, rappresenta la metà del raccolto nazionale, con varietà qualitativamente tra le migliori. Condito con i sapori delle verdure tipiche del territorio, con dei formaggi, o spruzzato dalle lamelle del prezioso tartufo bianco, il riso rappresenta uno dei piatti più versatili della cucina nostrana. Un buon
pasto richiede l’accompagnamento di un vino adeguato: il Piemonte è leader nella
produzione di vini di grande pregio, e non c’è che l’imbarazzo della scelta tra le prestigiose
denominazioni d’origine piemontesi. L’itinerario alla scoperta del gusto buono piemontese
non tralascia ortaggi e frutta di cui è ricchissima la regione subalpina, da cui prendono
forma le confetture e le salse diventate celebri per la loro prelibatezza.
I produttori piemontesi invitano i consumatori a scoprire questo grande giacimento di
specialità, che oltre alle numerose denominazioni d’origine e alle indicazioni geografiche protette, all’eccellente cantina con un centinaio di tipologie di vini a denominazione
d’origine controllata e controllata e garantita, può contare su oltre 370 prodotti
agroalimentari tradizionali catalogati e riconosciuti. Oggi in Piemonte l’agricoltura
rappresenta un patrimonio di 1 milione di ettari di superficie coltivata – precisa
Confagricoltura – che dà lavoro a oltre 50 mila imprese e occupa più di 140 mila lavoratori,
per un valore della produzione all’origine di 3,6 miliardi.
Agriturismo con il vento in poppa per le feste: trascorrerle in campagna è un’occasione
unica per vivere giorni di relax in un’atmosfera magica e romantica. “Non è un segnale di
crisi della famiglia – precisa Rosanna Varese, presidente di Agriturist Alessandria e
Piemonte – al contrario è un modo moderno di trascorrere le feste con i propri cari in
un’atmosfera familiare, senza doversi caricare dell’organizzazione di pranzi e cene,
passando una vacanza tranquilla, staccando dalla routine del quotidiano”.
I clienti delle feste sono soprattutto italiani: a Natale famiglie e gruppi di famiglie, mentre a
Capodanno, oltre alle famiglie, ci sono prenotazioni di gruppi di amici. Tutti, però, molto
sensibili al buon cibo genuino, alla natura, alla sostenibilità e alla qualità. “La vacanza in
agriturismo – conclude la Presidente regionale di Agriturist – corona il successo di un
modello del ‘made in Italy’ che non invecchia mai, inventato da Confagricoltura con la
creazione di Agriturist più di 50 anni fa e che oggi, in Italia, conta quasi 22 mila strutture,
con una crescita costante di posti letto, di ristoranti, oltre che del numero degli ospiti”.
Luca Piana