I Finanzieri della Compagnia di Novi Ligure, al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Alessandria, hanno effettuato, con l’ausilio di unità cinofile, numerose perquisizioni domiciliari ed eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti cittadini di origini nordafricane da tempo residenti in città, indagati per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, denominata “Biancanovi”, che ha consentito di disarticolare un ben strutturato sodalizio criminale dedito al sistematico spaccio di cocaina nella zona del Novese e composto perlopiù da soggetti di origine marocchina e albanese, ha avuto inizio nel mese di novembre del 2016 con l’arresto in flagranza di due nordafricani, R.S.K e C.E., sorpresi in possesso di circa 50 grammi di cocaina e di denaro contante provento dell’attività di spaccio. I militari, a seguito di tale intervento repressivo, hanno proseguito le attività investigative elaborando tutte le informazioni acquisite sul conto dei due arrestati e riguardanti abitudini, frequentazioni e contatti telefonici intrattenuti. Le successive indagini tecniche condotte, opportunamente corroborate da riscontri operativi “sul campo”, hanno consentito agli uomini della Compagnia Novese di deferire all’Autorità Giudiziaria competente – nel corso di un anno – dieci persone, di cui sei tratte in arresto in flagranza di reato perché trovate in possesso di cospicui quantitativi di cocaina di elevata purezza (per un totale di circa 1 Kg) che, “tagliata” e immessa sul mercato, avrebbe fruttato proventi illeciti per oltre 250.000 euro. Tutti gli arrestati – per violazione all’art. 73 del D.P.R. 309/90, norma che prevede la pena della reclusione da 6 a 20 anni – sono stati associati presso la Casa Circondariale di Alessandria, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Durante i plurimi interventi eseguiti nell’ambito dell’operazione sono stati, inoltre, sottoposti a sequestro contanti per oltre 13.000 euro, una trentina di apparecchi telefonici nonché vari materiali utilizzati per il confezionamento delle dosi di stupefacente da cedere ai numerosi assuntori. L’attività, infatti, ha consentito anche di identificare e segnalare alla competente Autorità Prefettizia, per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative, una ventina di consumatori di cocaina. La platea dei “clienti” del sodalizio è risultata essere molto variegata: a partire dai giovani studenti fino ad arrivare ad insospettabili (sia uomini che donne) di età adulta.