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Un manifesto funebre apparso a Gavazzana celebra di fatto la morte del paese. Il provvedimento arriva direttamente da Torino, dal palazzo della Regione, e cancella, di fatto, l’esito del referendum consuntivo dello scorso 6 novembre. “E’istituito – si legge nel testo della legge regionale (approvata il 5 aprile), a decorrere dal 1° gennaio 2018, il Comune di Cassano Spinola mediante fusione dei Comuni di Cassano Spinola e di Gavazzana, in Provincia di Alessandria”. Nulla da fare per i 157 abitanti del piccolo sobborgo novese, che hanno espresso – mediante la consultazione popolare – una forte contrarietà all’unione. Ed è proprio per questa netta presa di posizione (rappresentata da quasi l’80% degli aventi diritto al voto) dei cittadini di Gavazzana che il referendum si è concluso con un nulla di fatto. “Per la fusione – ricorda Claudio Sasso, sindaco dimissionario – serviva la maggioranza di sì in entrambe i paesi”. A Cassano vinse l’astensionismo (alle urne solo 453 votanti su 1.457 aventi diritto, ndr), ma con una chiara volontà dei partecipanti di procedere con l’annessione. Ora, con un decreto regionale (criticato solo dal Movimento 5 Stelle), si procede in virtù della popolazione più numerosa del comune di Cassano. “Come gruppo – spiega Massimo Berruti di Forza Italia – siamo contrari alle fusioni, ma il caso specifico che vede anche il commissariamento del comune di Gavazzana complica qualsiasi riflessione”. Per una tappa fissa lungo le “Strade del vino” sta per iniziare l’ultimo semestre di vita.

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