Con una rete del ‘Puci’ Gonzalez al 65′ (l’esultanza nella foto di Frisina) l’Alessandria tiene viva la speranza del primo posto, che vale la promozione diretta. E lo fa anche patron LDM (Luca Di Masi), che irrompe in sala stampa prima degli allenatori e lancia un appello alla ‘coscienza’ dei giocatori del Livorno, che sabato prossimo ospiteranno la Cremonese, a farsi valere e a non lasciare la partita ai grigiorossi, sottolineando che la stessa sarà monitorata con attenzione per evitare ‘combines’, in nome del calcio ‘onesto e pulito’ che lui ama e cerca di praticare. Ottima intenzione, che LDM predica da sempre, ma in Italia, con la mentalità che c’è nel mondo del calcio, è piuttosto difficile.
La cosa è stata presa male a Cremona, tant’è che, poche ore dopo l’annuncio di LDM, la società grigiorossa ha annunciato il silenzio stampa.
In ogni caso, anche l’atteggiamento giusto dei giocatori del Livorno, che potrebbero essere interessati al 3° posto (l’Arezzo è solo a +1), non azzera le possibilità di vittoria della ‘Cremo’, che continua ad avere il destino in mano. Certo che pensare ai grigi ai playoff, dopo una campionato del genere, ha dell’incredibile. Ma in questo momento è la realtà.
LA PARTITA – Renate ostico, benchè orfano di 6 elementi, combattivo e senza pensieri.
Il 4-5-1 dell’ex Foschi si è mostrato ordinato in difesa e velenoso in contropiede, provocando qualche brivido sugli spalti, privi della parte più calda dei tifosi, assiepati fuori per protesta. Migliore in campo il portiere Cincilla, ma l’Alessandria di Bepi Pillon, trascinata da Marras, è stata molto più dell’1-0 finale, capace di creare almeno 10 situazioni da rete anche se sotto porta sono mancate precisione e lucidità. Però la gara è stata quasi sempre sotto controllo, con qualche apprensione nel finale, e i giocatori hanno mostrato più cattiveria e aggressività rispetto alle ultime gare, il che, guardando la classifica, fa pensare. Per Pillon “ci sono alcune situazioni da correggere, soprattutto nella fase difensiva, dove bisogna mettere più attenzione, ma la squadra c’è, è viva, e deve vincere la due gare che restano. Non molliamo di un centimetro. Se gli altri saranno più bravi, ce la giocheremo ai playoff”.
Diverso l’atteggiamento del tecnico ospite Foschi, che alterna suadenti dichiarazioni di “amore per il grigio, colore che ti resta dentro” a polemiche sui falli non fischiati ai suoi giocatori nel finale di gara e all’atteggiamento furbesco di chi, a bordo campo, faceva sparire i palloni. In effetti è una situazione che talvolta si presenta, e sabato scorso i raccattapalle del ‘Moccagatta’ han giocato un po’ a nascondino nei momenti finali di partita….