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Alessandria non è propriamente una città amica del verde, lo si può facilmente intuire facendo un giro tra i vari quartieri od osservando i dati sull’inquinamento. Eppure, sembrano emergere primi segni che la tendenza possa essere invertita, non solo per ragioni di rinnovamento urbanistico, ma anche per una maggiore tutela della salute dei cittadini.
In questo senso, spicca la partecipazione del Comune al bando “Cittadino albero – Spazio pubblico, spazio verde, spazio sociale” della Compagnia di San Paolo. La fondazione bancaria ha messo sul piatto fondi per favorire la dotazione di nuovo patrimonio arboreo e la partecipazione attiva della cittadinanza nella cura delle aree coinvolte. Di fronte a quest’opportunità, Alessandria non s’è tirata indietro, avanzando il progetto “Think Green”, approvato dalla delibera di giunta del 31 agosto 2016 e presentato nella seduta congiunta delle Commissione Cultura e Ambiente di ieri mattina.
Think Green: nuovo verde al giardino botanico, al Forte Acqui e al Parco Carrà
“Think Green” punta a rilanciare il verde in tre aree specifiche della città: il giardino botanico “D. Bellotti”, il Forte Acqui nel quartiere Cristo e il Parco Carrà agli Orti (già interessato dal bando Comunementegiovane dell’Anci). Non ci si limiterà solo a piantare qualche albero: nelle intenzioni del Comune, si punta inoltre a “migliorare la proposta riabilitativa e formativa per le persone in condizione di disabilità e disagio sociale”. oltre a concretizzare la costruzione di un bosco urbano, “strumento di igiene ambientale capace di mitigare una parte dell’inquinamento dell’aria attraverso la filtrazione e la ritenzione degli inquinanti e aumentare la sensibilità verso un comportamento etico ambientale”.
I numeri del progetto
Angelo Ranzenigo, responsabile del giardino botanico, ha sciorinato i numeri del progetto, partendo proprio dalla sede da lui gestita, definita “un tesoro cittadino ancora poco conosciuto in città”. In una porzione di 1000 metri quadrati saranno piantati 120 alberi, che saranno visitabili gratuitamente dai cittadini tutti i giorni e costituiranno l’oggetto di attività in campo ambientale per scuole e soggetti diversamente abili.
Il Forte Acqui ha già visto una parziale rinascita con la pulizia di arbusti e detriti avvenuta nei mesi scorsi e l’avvio del progetto “Orti solidali” in collaborazione con la Caritas. Con “Think Green” potrà vantare anche l’implementazione di 60 alberi in un’area di 500 metri quadri. Medesima metratura e stesso numero di piante sono state assegnate al Parco Carrà.
Quali alberi saranno piantati
Sempre Aneglo Ranzenigo ha brevemente elencato le piante che saranno impiantate, scelte in base “al legame storico e alla tradizione del territorio” e alla facilità dei “piccoli interventi di manutenzione” che dovranno essere effettuati dai cittadini.
Chi partecipa al progetto
Il Comune, che vede come proprio referente il funzionario per le Politiche Giovanili Ivana Tripodi, opererà in collaborazione con l’Associazione UPUPA, l’Associazione Natura e Ragazzi (coordinati dallo stesso Ranzenigo), la sezione alessandrina dell’ARPA Piemonte (Associazione per la Ricerca sulle Psicosi e l’Autismo), Cissaca, Centro di incontro Orti in Città, le scuole primaria e media Bovio-Cavour (limitrofe al Parco Carrà), la scuola primaria Morando (adiacente al giardino botanico) e l’Associazione Cultura e Sviluppo.
Quanto costa “Think Green”
Il costo complessivo del progetto ammonta a 66.667 euro; se la Compagnia di San Paolo accoglierà in seno il progetto, essa fornirà ben 50.000 euro, mentre i restanti 16.667 euro saranno ottenuti dall’ente stesso in regime di “autofinanziamento” attraverso “valorizzazioni per costi di personale dipendente da parte dell’Amministrazione e dei partner coinvolti” (non ci sarà alcun onere aggiuntivo per l’ente in caso di accettazione del progetto).
Le reazioni della politica
Nessun gruppo politico ha mosso critiche al progetto in sè, ma ha voluto comunque prendere ispirazione da esso per fare osservazioni sulle politiche ambientali dell’amministrazione comunale. Per Domenico Di Filippo (M5S), il progetto “Think Green” rappresenta “un’iniziativa che ci fa piacere” ma che non deve rimanere “isolata”, bensì deve “legata a un piano del verde ben definito, come dettato dalla legge n.1 del 1 febbraio del 2013, che impone la salvaguardia del verde da parte dei Comuni, con limiti precisi da rispettare, anche da parte dei privati”. L’assenza di un “regolamento del verde urbano” è stata segnalata anche da Renzo Penna (SEL).
Stefano Summa
@Stefano_Summa