Due palloni da calcio, diversi giocattoli distrutti dalla corrente, alcuni vestiti. E tanti rifiuti che, sommati alla terra e agli arbusti presenti all’interno degli argini, trasformano i fiumi dell’alessandrino in vere e proprie discariche a cielo aperto. Già dal colore (un marroncino poco rassicurante) mostrato a inizio settembre – con le prime piogge alternate al grande caldo – si è visto il lato peggiore dei corsi d’acqua provenienti dalla vicina Liguria (lo Stura) e perfino dei piccoli rii che attraversano i paesini dell’Ovadese e del Novese. Un dato per certi versi preoccupante a due anni di distanza dall’ultima alluvione, avvenuta proprio nel cuore di un mese di ottobre particolarmente caldo ma piovoso. A Castelletto d’Orba è ancora fresco il ricordo del 13 ottobre 2014, quando i piccoli torrenti Albedosa e Albara allagarono completamente parte del paese nel giro di una mattinata. Oggi, purtroppo, va segnalato che il letto dei due fiumi è ancora ricoperto da fango, piccoli arbusti e piccoli oggetti portati via dalla corrente (giocattoli, rifiuti). Nell’Ovadese la prevenzione ha coinciso con interventi mirati sugli argini – in alcuni punti sono state rafforzate le barriere laterali – già nello scorsa primavera, ma la costante crescita delle piante in prossimità dello specchio d’acqua non era stata messa in preventivo. O meglio, al momento non è stata contenuta. In passato i cittadini si erano lamentati pubblicamente (a pochi metri dallo Stura ci sono le scuole superiori ovadesi) ed erano stati accolti in Comune dal sindaco Paolo Lantero. Legambiente – pronta a tornare in azione tra il 23 e il 25 settembre con “Cleen Up The World”, ossia il progetto per liberare dai rifiuti e dall’incuria le strade, i parchi, i giardini, le piazze, i fiumi e le spiagge di tutte le città italiane – prese posizione chiedendo di non costruire centraline idroelettriche in prossimità dei fiumi della zona, per evitare di trasformarli in vere e proprie discariche. Da segnalare anche l’appello del sindaco di Lerma, Bruno Aloisio, che dopo un’estate ricca di bagnanti si è ritrovato le rive del Piota piene di sporcizia e spazzatura. “Invito i maleducati a ripulirlo” ha dichiarato il primo cittadino.
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