“Credevo chef-fusse, sc-peravo chessìa…” e invece non è. Giunti a fine mercato l’uscita di Terigi avrebbe ‘chiuso’ le operazioni dell’Alessandria, ma i problemi della Paganese ne creano altri e Picone torna a casa. Vediamo i dettagli.
Il 25enne difensore mancino Leonardo Terigi (30 presenze, 2 gol, 1 assist e 6 ‘gialli’ in due stagioni in grigio) è uscito dalla rosa dell’Alessandria Calcio 2016-2017, ceduto alla Robur Siena, avversaria del girone: gli restava un anno di contratto, che ha di fatto spalmato, firmando coi toscani un accordo fino al 30 giugno 2018. Il suo valore di mercato attuale è di 150.000 €, ma l’Alessandria non ha ricavato nulla dalla cessione, si è solo liberata del contratto di un giocatore che l’anno scorso ha giocato pochissimo.
Terigi, comunque considerato un buon elemento, ha fatto la preparazione col Siena che non era convinto delle sue condizioni fisiche; ora però sembra in via di guarigione e ha abbassato le pretese, così l’affare è andato in porto.
Sembrava l’ultimo atto del mercato grigio, ma così non è perché il TAR del Lazio ha rigettato il ricorso della Paganese, di fatto escludendola dal campionato già iniziato, in cui era stata rinviata, proprio per queste ‘pendenze’, la gara inaugurale con la Virtus Francavilla. E Picone, ceduto una settimana fa ai campani, torna fra Tanaro e Bormida perchè la squadra non c’è più.
Ma il casino in Lega Pro continua, perché ora potrebbe essere ripescato il Nardò, con ulteriori complicazioni di calendario e mercato aperto per i ripescati per una quindicina di giorni. Una conferma della non praticabilità del format a 60 squadre, argomento convincente per fini elettorali ma tremendamente lontano dalla realtà della società italiana e del calcio italiano. Verso dicembre vedremo come va…..
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