I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per furto aggravato di gas due coniugi, un cittadino italiano di 41 anni e una cittadina russa di 28 anni. I militari intervenivano nel pomeriggio del 6 giugno presso un’abitazione in ausilio a personale della società “2iRETEGAS” perché questi ultimi avevano accertato la manomissione di impianti di fornitura gas e conseguente prelievo indebito. I militari accertavano insieme ai tecnici che il contatore era all’interno di un vano chiuso con lucchetto posto fuori dalla casa. Contattati i proprietari di casa e titolari del contratto di fornitura gas veniva chiesto loro di aprire il vano con il contatore,ma i due ammettevano, prima ancora di mostrare il contatore, di averlo manomesso. Veniva quindi eseguita a verifica ed è risultato che tra il tubo di fornitura della rete gas prima del contatore e quello di riconsegna verso l’alloggio posto dopo il contatore era stata apposta una derivazione con un tubo flessibile di circa 40 centimetri in modo da superarlo e prelevare il gas in maniera indebita e senza che il prelievo fosse registrato. Il tubo utilizzato per commettere il furto veniva sequestrato e i due occupanti dell’alloggio venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato, mentre è ancora in fase di accertamento il danno causato alla società erogatrice della fornitura.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per violazione delle norme sull’immigrazione e porto abusivo di armi da taglio un cittadino marocchino di 42 anni, pluripregiudicato, clandestino e attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Alessandria. L’uomo veniva fermato alle 16.30 del 7 giugno in piazza Carducci mentre si trovava a piedi. Appena vedeva la pattuglia l’uomo tentava di dileguarsi tra le auto in sosta ma veniva subito fermato. Visto che era ben conosciuto per i suoi numerosi precedenti penali per reati contro la persona e in materia di armi, veniva perquisito, trovando in una borsa che aveva a tracolla quattro cutter professionali di grosse dimensioni, posseduti illecitamente e portati senza giustificato motivo. Inoltre, veniva accertato che l’uomo non è provvisto di alcun documento di soggiorno che consenta la sua regolare permanenza sul territorio nazionale. I cutter venivano sottoposti a sequestro e il 42enne veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e per la violazione delle norme sull’immigrazione.
I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per esercizio arbitrario delle proprie ragione e violazione di domicilio una cittadina italiana di 48 anni e il figlio di 27 anni. Una pattuglia interveniva verso le 20.30 del 4 giugno in una via della periferia di Valenza perché era stato segnalato un furto in abitazione. Giunta sul posto la pattuglia veniva a sapere che due persone, un uomo e una donna, si erano introdotti in un alloggio tramite una finestra che dava sul ballatoio e che era stata lasciata aperta dal padrone di casa. Ma i vicini di casa avevano dato ai militari informazioni molto utili per individuare gli autori del fatto, i quali si erano impossessati solamente di una televisione. In particolare l’uomo era entrato in casa, aveva preso la TV e l’aveva passata alla donna che era rimasta all’esterno dell’alloggio. Poi era uscito e si erano allontanati insieme. Poco dopo giungeva il proprietario dell’alloggio da cui era stata presa la televisione il quale, saputo su chi si erano indirizzate le indagini, spiegava che la donna 47enne è la figlia della sua compagna deceduta nel mese di dicembre dell’anno scorso e l’uomo è il figlio della 47enne. La vittima in precedenza abitava con loro, ma recentemente aveva cambiato alloggio portando via con sé la TV in questione. Ma la 47enne, rintracciata poco dopo con il figlio, riferiva che la TV era un suo regalo alla madre poi deceduta e che, quindi, dopo la morte della madre ritiene essere di sua proprietà. Ricostruito il fatto e considerato che i due si erano introdotti arbitrariamente nell’alloggio di una persona, che peraltro viveva con loro fino a qualche giorno prima, e che i due volevano riappropriarsi di un bene che ritenevano essere di loro proprietà, venivano entrambi denunciati per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e per violazione di domicilio.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per falsità materiale commessa dal privato e resistenza a pubblico ufficiale un cittadino italiano di 39 anni, pregiudicato. Alle 05.30 dell’8 giugno a Spinetta Marengo i militari controllavano un’auto parcheggiata lungo la strada la quale aveva la targa prova esposta. Dal controllo più accurato i militari appuravano che la targa prova era palesemente falsificata perché creata con adesivo di colore nero apposto su un pannello bianco, ma senza i caratteri distintivi obbligatori. Inoltre, insieme alla targa veniva trovata una fotocopia dell’autorizzazione per la circolazione con la targa prova a nome del 39enne. Veniva quindi contattata la proprietaria del mezzo contestandole la falsità della targa e il fatto che l’auto era anche sprovvista di qualunque copertura assicurativa. A quel punto interveniva il compagno della donna, ovvero il 39enne, che, saputo i motivi per cui i militari stavano procedendo, li aggrediva verbalmente insultandoli ripetutamente per quello che stavano facendo. I militari redigevano gli atti relativi al sequestro del mezzo per mancanza di copertura assicurativa e al sequestro della targa prova falsa e dell’autorizzazione per la circolazione con la targa prova. Poco dopo scendeva da casa anche il 39enne che una volta letti i verbali ricevuti dalla compagna li strappava e li buttava. Ma il suo atteggiamento provocatorio continuava con la minaccia di trovare i militari in giro, di bruciare loro l’auto e di far del male a loro e alle loro famiglie. A quel punto l’uomo veniva denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e falsità materiale del privato.
I Carabinieri del NOR hanno tratto in arresto Y. E.A., 20enne di nazionalità marocchina residente a Casale M.to e già ivi agli arresti domiciliari, colpito da misura di aggravamento degli arresti domiciliari avendo, nel tempo, collezionato diverse segnalazioni (degli stessi militari) in ordine ad inosservanze del provvedimento cui era sottoposto. Reperito presso la propria abitazione, è stato quindi tradotto in carcere a Vercelli a disposizione dell’A.G.
I Carabinieri della Stazione di Casale M.to hanno deferito in s.l. per furto aggravato continuato, A.G., 28enne disoccupato residente a Villanova, poiché, ex dipendente di esercizio pubblico, in più occasioni, dal 10 al 29 maggio u.s., avrebbe sottratto una somma complessiva di 1.000 euro dal registratore di cassa.
I Carabinieri del NOR hanno deferito in stato di libertà R.D., 52enne pregiudicata astigiana, N.M., 32enne pregiudicata astigiana e I.L.A., 19enne pregiudicata torinese, sorprese dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile nel mentre asportavano, presso un grande magazzino casalese, ben 53 confezioni di colla per un valore di circa 300 euro. La refurtiva, recuperata, è stata restituita all’avente diritto.
Stessa sorte per S.B., 21enne tunisina residente a Casale, la quale, presso un negozio di scarpe in Villanova M.to, asportava un paio di scarpe superando la barriera antitaccheggio. L’intervento dei Carabinieri di Balzola, allertati dal proprietario, consentiva l’identificazione della donna ed il recupero della refurtiva.