Con lo slogan “Aiutali a uscirne“, sabato 5, domenica 6, sabato 12 e domenica 13 marzo, la LAV scende in piazza con una petizione nazionale per chiedere la fine dei test delle sostanze di abuso, come fumo, alcol e droghe, condotti sugli animali.
Si può firmare presso i tavoli LAV o allestiti a/in Alessandria, sabato 5 marzo, alle ore 10.00/18.30 e domenica 6 marzo, alle ore 10.00/18.30, in Corso Roma.
Nonostante gli effetti dannosi di fumo, droghe e alcol sulla specie umana siano noti da decenni, infatti, in Italia queste sostanze d’abuso vengono ancora testate su topi e ratti, quasi sempre senza anestesia.
La LAV chiede il divieto definitivo di questi test crudeli e scientificamente infondati, anche nel rispetto del Decreto legislativo n°26/2014 che prevede dal 1° gennaio 2017 il bando all’uso di animali per effettuare i test sulle sostanze d’abuso.
Questa legge rappresenta un importante risultato, che tuttavia rischia di essere vanificato, qualora il suo contenuto non entri in vigore come stabilito.
E’ sconcertante che vizi umani come alcool, fumo e droghe siano ancora testati su animali, che non bevono né fumano e, pertanto, non potrebbero nemmeno abusare di queste sostanze. Si tratta di un approccio alla ricerca criticabile sul piano scientifico e, prima ancora, sul piano etico: basti pensare all’elevato grado di sofferenza che i test effettuati sugli animali comportano.
Considerati i dati epidemiologici a disposizione e le investigazioni con metodi alternativi, la sperimentazione animale è un pretesto per testare presunti rimedi alle dipendenze con il solo risultato di arricchire le tasche di chi li produce, senza tutelare davvero chi abusa di fumo, alcol e droghe, in primo luogo i ragazzi e le categorie più deboli.
La LAV dichiara: “Vieni a trovarci ai nostri tavoli informativi (scopri dove su www.lav.it/lav-in-piazza), dove troverai anche le buonissime uova di Pasqua LAV, in cioccolato fondente del commercio equo e solidale, grazie alle quali potrai sostenere lo sviluppo di tecniche di ricerca innovative senza animali e creare nuovi posti di lavoro”.