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Il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul consumo di carne ha suscitato molte polemiche e reazioni da parte degli operatori dell’alimentare, cui s’é aggiunta anche la Coldiretti Alessandria:

“E’ un atto di terrorismo. L’ennesimo falso allarme che non riguarda le nostre produzioni conferma la necessità di accelerare il percorso dell’obbligo di etichettatura d’origine per tutti gli alimenti, a partire dai salumi. E’ questa la vera battaglia che l’Italia deve fare in Europa per garantire la salute dei suoi cittadini e il reddito delle sue imprese”.
E’ l’opinione del presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino in merito a quanto sta accadendo a seguito del rapporto dell’OMS sui consumi di carne rossa e derivati e sugli effetti sulla salute.
A questo proposito Coldiretti ha aperto un sondaggio sul sito web www.coldiretti.it per valutare l’opinione dei “navigatori” di Internet sulle tendenze relative al consumo di carne dopo il polverone suscitato dal rapporto dell’OMS in materia.
“Ricordiamo che le carni Made in Italy sono più sane, perché magre, non trattate con ormoni e ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione “Doc” che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali tanto da garantire agli italiani una longevità da primato con 84,6 anni per le donne e i 79,8 anni per gli uomini. – ha continuato Paravidino – Dalla stalla allo scaffale le carni degli allevamenti provinciali sono di alta qualità, i consumatori hanno imparato ad apprezzare il valore e la sicurezza della filiera corta garanzia di rintracciabilità e sono certo che non si lasceranno spaventare da questo genere di allarmismi infondati”.
Il rapporto Oms è stato eseguito su scala globale su abitudini alimentari molto diverse come quelle statunitensi che consumano il 60 per cento di carne in più degli italiani.
“Non si tiene peraltro conto che gli animali allevati in Italia non sono uguali a quelli allevati in altri Paesi e che i cibi sotto accusa come hot dog, bacon e affumicati non fanno parte della tradizione italiana. – aggiunge il direttore di Coldiretti Alessandria Simone Moroni – Dal punto di vista qualitativo la carne italiana è meno grassa e la trasformazione in salumi avviene naturalmente solo con il sale senza l’uso dell’affumicatura messa sotto accusa dall’Oms. E’ necessario capire quali sono i reali margini di rischio ed entro che dosi e limiti vale la pena di preoccuparsi davvero. Altrettanto importante è capire esattamente di quali tipi di carne e di quali sistemi di lavorazione si sta realmente parlando quando si punta il dito contro la carne”.
Proprio quest’anno peraltro la carne è diventata la seconda voce del budget alimentare delle famiglie italiane dopo l’ortofrutta con una rivoluzione epocale per le tavole nazionali che non era mai avvenuta in questo secolo.
Votare il sondaggio Coldiretti è semplicissimo, basta collegarsi all’home page di Coldiretti www.coldiretti.it far scorrere la pagina e in basso a destra scegliere la risposta tra le quattro opzioni proposte!

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