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I Carabinieri delle Stazioni Alessandria Cristo, Alessandria Principale, San Giuliano Vecchio, Solero e Castellazzo Bormida, con l’ausilio dell’unità cinofila della Polizia Locale di Alessandria, nel corso di un servizio coordinato hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti Hassan Toukhami e Hailass Hicham, cittadini marocchini di 30 e 27 anni, entrambi irregolari sul territorio nazionale perché privi di permesso di soggiorno e sottoposti alla misura del divieto di dimora nella provincia di Alessandria, e Grazia Musso, di 42 anni, uscita da carcere un mezzo e mezzo fa, tutti pluripregiudicati. Il Toukhami e la Musso venivano anche arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. I militari, alle 15.00 del 13 ottobre, si portavano in via Gandolfi presso l’abitazione dei due marocchini e dell’italiana, già ben conosciuti ai carabinieri perché arrestati e condannati numerose volte nel corso dell’ultimo anno sempre per stupefacenti, perché avevano avuto notizia che l’abitazione era il luogo in cui veniva svolta nuovamente una fiorente attività di spaccio, cosa che stava creando problemi con il vicinato. Gli ultimi loro arresti per lo stesso motivo risalgono all’inizio di giugno e della fine di luglio di quest’anno e in entrambe le circostanze era finita con un’aggressione nei confronti dei militari che volevano perquisire l’abitazione. I militari quindi intervenivano nell’abitazione in forze e iniziavano la perquisizione domiciliare svolta anche con l’ausilio di Fox, unità cinofila della Polizia Locale di Alessandria, che è risultata fruttuosa perché venivano rinvenuti diversi involucri si stupefacente per un peso complessivo di circa 15 grammi di eroina e 11 grammi di cocaina. Inoltre, veniva rinvenuto diverso materiale per il confezionamento ovvero buste di cellophane già tagliate. La donna, contrariata dalla perquisizione, cominciava a urlare e inveire contro i militari perché era uscita da poco dal carcere e non voleva tornarci, ma avendo capito che le sue proteste non servivano a niente lanciava alcuni bicchieri contro i militari che si infrangevano ma che fortunatamente non provocavano lesioni a nessuno. La donna strattonava con forza i militari e cercava di morderli, ma veniva immobilizzata e ammanettata a fatica da alcuni militari. A quel punto, anche il Toukhami interveniva in aiuto alla donna, che è la sua compagna, opponendo forte resistenza nei confronti dei militari, cercando di colpirli con pugni, ma veniva anche lui immobilizzato e ammanettato. La droga veniva ovviamente sequestrata e tutti e tre venivano arrestati per detenzione di stupefacenti e solo Toukhami e Musso anche per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo qualche ora venivano riportati nella loro abitazione dove sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo svoltosi la mattina del 15 ottobre e conclusosi con la convalida dell’atto, il rinvio dell’udienza a novembre e l’applicazione delle misure cautelari degli arresti domiciliari per Hailass e del divieto di dimora in provincia di Alessandria per Toukhami e Musso.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria, in collaborazione con i Carabinieri delle Stazioni di San Salvatore Monferrato, Valenza e Bassignana, nella mattinata del 13 ottobre hanno sequestrato un’auto utilizzata da due persone, un uomo e una donna, che avevano appena commesso un furto. Alle 11.00 circa una donna di Lu Monferrato chiamava i numeri di pronto intervento perché, dopo avere ricevuto sul suo telefono il messaggio che era scattato l’allarme di casa sua, nel rientrare in abitazione aveva notato una macchina, con i due a bordo, che si allontanava dalla sua casa e si dava alla fuga. La donna si poneva al’inseguimento dell’auto in fuga fornendo ai centralini dei numeri di pronto intervento la posizione, la marca, il modello e la targa parziale dell’auto. La macchina in fuga superava San Salvatore Monferrato e imboccava la SP 64 in direzione di Valenza e da li all’incrocio prendeva per Fosseto. Dopo alcune centinaia di metri, la donna però non vedeva più l’auto e ritornava indietro, scoprendo solo a quel punto che i due erano usciti fuori strada in una curva a gomito e, dopo avere abbattuto un piccolo albero, il veicolo aveva tentato di uscire da un campo completamente fangoso ma l’auto era rimasta impantanata e bloccata in un avvallamento del terreno. Giungevano sul posto diverse pattuglie dell’Arma alcune delle quali iniziavano le ricerche in zona dei fuggitivi e altre rimanevano nel luogo per procedere ai rilievi e al recupero del veicolo. I militari scoprivano anche che i due ladri prima di scappare a piedi avevano nascosto la refurtiva dietro un cespuglio, una parte della quale, ovvero una televisione e un computer portatile, erano di proprietà della donna che li aveva inseguiti e alla quale veniva restituito il tutto. Inoltre, sul veicolo venivano rinvenuti numerosi arnesi da scasso con i quali avevano forzato la porta di ingresso di abitazione della donna derubata, due radio ricetrasmittenti, un tosaerba, un rilevatore di metalli e due tesserini falsi di presunti appartenenti a un acquedotto. All’auto erano state applicate con il biadesivo sopra le targhe regolari delle targhe false che durante l’incidente sono state perse, ma anche queste recuperate nel campo e sequestrate dai militari. L’auto sequestrata risulta appartenere a una persona pluripregiudicata residente fuori provincia la quale dovrà ovviamente spiegare ai militari a chi ha dato l’auto, come mai erano presenti sul veicolo oggetti da scasso e radio e come mai l’auto avesse delle targhe false applicate sopra quelle originarie. Fondamentale in questa circostanza, il grande coraggio e la determinazione della donna vittima del furto che non ha esitato a mettersi all’inseguimento dei due ladri e a telefonare ai numeri di pronto intervento, inseguendoli anche a forte velocità e facendo contestualmente in modo di far convergere nella zona le pattuglie. Il risultato finale è stato molto importante perché con il suo coraggioso intervento ha impedito che il furto a casa sua fosse portato a termine e che i malviventi potessero compiere degli altri furti in zona, consentendo di sottrarre alla loro disponibilità un veicolo già predisposto per commettere tali azioni delittuose.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per furto aggravato Salvatore Chindamo, di 43 anni, pluripregiudicato. La gazzella interveniva alle 09.30 del 14 ottobre in via Lombroso perché era stato segnalato un uomo che citofonava insistentemente in un condominio facendosi aprire il portone con la scusa di consegnare della posta. Un passante che notava la scena segnalava il fatto come strano perché l’uomo che suonava era tutt’altro che un postino. Ai militari giunti rapidamente sul posto veniva fatto notare un uomo che era appena uscito dalle cantine del condominio con due borse piene di roba tra le mani e infatti lo vedevano correre verso via Napoli, poi in via Galilei e in viale Medaglie d’Oro. Uno dei militari lo inseguiva a piedi e l’altro con l’auto di servizio e il Chindamo per essere più veloce si liberava delle due borse di merce che aveva con sé. Bloccato e identificato in viale Medaglie d’Oro dai militari, veniva accertato che erano due le cantine che erano state visitate dall’uomo il quale aveva tagliato i lucchetti posti a chiusura. Venivano recuperate le due borse che il Chindamo aveva lasciato per strada e dentro una di esse veniva trovata una tenaglia che l’uomo aveva usato per tagliare i lucchetti. Le borse contenevano numerose bottiglie di vino che l’uomo aveva sottratto dai due locali da lui visitati e che venivano restituite ai legittimi proprietari. Sequestrata la tenaglia, Il Chindamo veniva arrestato per furto aggravato e successivamente posto agli arresti domiciliari in attesa della rito direttissimo svoltosi la mattina del 15 ottobre e conclusosi con la convalida dell’atto, il rinvio dell’udienza e l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura dell’obbligo di firma.

I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno denunciato per furto aggravato di energia elettrica un cittadini italiano di 55 anni. I militari di Spinetta intervenivano i giorni scorsi in un’abitazione unitamente a personale dell’Enel in quanto era emerso che in quella casa avveniva il furto di energia elettrica poiché risultava cessato il contratto di fornitura del servizio elettrico già da diverso tempo, ma il contatore aveva però ripreso a funzionare abusivamente senza alcun contratto di attivazione. I tecnici sul posto accertavano che vi era stata una manomissione interna del contatore al fine di rimetterlo in funzione. Infatti, veniva verificato che tutti gli elettrodomestici dell’alloggio servito da quel contatore erano perfettamente funzionanti e gli operatori dell’Enel verificavano che dal momento della riattivazione abusiva c’era stato un prelievo irregolare di energia per un valore ancora da quantificare. In considerazione che l’uomo ha sempre occupato regolarmente l’alloggio, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato, mentre il contatore veniva rimosso in modo da impedirne una nuova attivazione.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno denunciato per guida senza patente perché mai conseguita un cittadino del Gambia di 26 anni, residente in città. Il 26enne veniva fermato dalla pattuglia nella zona industriale D3 alle 17.00 circa dell’11 ottobre mentre alla guida di un’auto di proprietà di terza persona. Alla richiesta di fornire il documento di guida il 26enne riferiva di non esserne in possesso perché mai conseguita. A quel punto i militari denunciavano l’uomo per guida senza patente e sottoponevano il veicolo a fermo amministrativo in luogo affidandolo al proprietario che dovrà custodirlo in un luogo non di pubblico passaggio.

I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno denunciato per ricettazione un cittadino marocchino di 44 anni, pregiudicato. Alle 12.30 circa del 13 ottobre un uomo si trovava a passare in via San Giacomo della Vittoria quando notava la sua bicicletta che gli era stata rubata e per la quale aveva presentato denuncia di furto il 21 agosto. Chiedeva quindi l’intervento di una pattuglia che giungeva sul posto e i militari, dopo avere acquisito tutte le notizie utili, si appostavano nelle vicinanze in attesa che arrivasse l’utilizzatore della bicicletta. Dopo poco giungeva il 44enne che con una chiave in suo possesso apriva in meccanismo di fermo della ruota posteriore e stava per allontanarsi dal luogo, vendendo subito fermato dai militari. La bicicletta veniva quindi recuperata e restituita al proprietario e l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per ricettazione.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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