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«L’insediamento del Comitato di garanzia per il monitoraggio, l’informazione e la comunicazione sulle azioni intraprese in tema di lotta all’inquinamento da amianto è stata l’occasione per fare il punto sullo stato delle bonifiche. Per quanto riguarda il polverino, la causa di inquinamento più grave e più pericolosa per la salute, su 172 siti censiti, 118 sono stati bonificati e 54 sono ancora da bonificare. Di questi ultimi, 31 sono in corso (il che vuol dire che ci sono cantieri avviati, mentre altri sono in avvio o in fase di gara) e si stima che saranno completati entro la metà del 2016. I restanti 23 siti sono ancora da progettare», ha spiegato la vice sindaco, con delega all’Ambiente, Cristina Fava.

Le bonifiche saranno ultimate, secondo le stime del Comune di Casale, entro il 2017. Per i progetti di bonifica da polverino relativi al secondo semestre 2014 ma ritardati a quest’anno per problemi legati al Patto di stabilità, sono stati stanziati complessivamente 643.000 euro. Per progetti relativi al 2015 e già approvati, gli stanziamenti sono pari a 1.368.000 euro.

Per quanto riguarda le coperture private, alla fine dell’anno scorso sono stati liquidati tutti i contributi relativi alle fatture consegnate, per un totale di 1.308.041,50 euro. A gennaio è stata eseguita la ricognizione di tutte le situazioni presenti in graduatoria (circa 1400 domande, presentate fra il 2006 e il 2012), e sollecitati quanti non lo avevano ancora fatto a consegnare i documenti necessari a ottenere i rimborsi. Per le coperture pubbliche, nei 22 comuni sui complessivi 48 del Sito di interesse nazionale che hanno preparato progetti di bonifica, sono previsti quest’anno pagamenti per circa 500.000 euro (la cifra precisa sarà quantificata non appena saranno ricevuti tutti i progetti esecutivi).

Nel complesso, la spesa media annua del Comune di Casale per il programma di bonifica (che comprende le bonifiche dei vari tipi di amianto e il loro smaltimento, con realizzazione e gestione di un’apposita discarica, oltre al monitoraggio, al controllo e all’organizzazione dell’intero sistema) fra il 2006 e il 2014 è stata di 2,5 – 3 milioni di euro l’anno in conto capitale, ai quali vanno aggiunti circa 450 mila euro di spese correnti, per un totale dunque di 3-3,5 milioni di euro.

Più in dettagio, l’importo complessivo delle attività avviate da gennaio 2015 è pari a oltre 6,6 milioni in conto capitale, a cui vanno aggiunti 845.000 euro di spesa corrente, per un totale di circa 8 milioni. In questa somma non sono ancora conteggiate le attività per ordinanze, nuovo bando, chiusura primo lotto nuova discarica ed eventuali spese per la bonifica della palazzina uffici. Dopo i chiarimenti forniti a luglio dal Ministero dell’economia e finanze è stato riscontrato che lo svincolo del patto di stabilità per il 2015 non vale sulle spese correnti: pertanto l’importo di 845.000 previsto dovrà essere ridotto e contenuto nei limiti di patto. Il Comitato ha anche per questo sottolineato la necessità di estendere l’esenzione dal patto di stabilità per tutta la durata del programma di bonifica, non vincolandola ai singoli anni e ai trasferimenti regionali, per poter dare continuità alle spese.

Fino ad oggi i trasferimenti regionali per il programma amianto pervenuti a partire da gennaio 2015 ammontano a circa 2,38 milioni di euro. Più voci, all’interno del Comitato, hanno chiesto di sollecitare il governo affinchè i fondi siano trasferiti al Comune con procedure più snelle.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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