I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un cittadino marocchino di 33 anni, clandestino, disoccupato e pluripregiudicato anche per reati specifici. La pattuglia, alle 12.40 circa del 24 settembre, in via Pietro Nenni, notava un giovane che viaggiava spedito su una bicicletta e che alla vista della pattuglia accelerava l’andatura. Fermato poco dopo, esibiva un documento marocchino, ma risultava sprovvisto del permesso di soggiorno e quindi clandestino. A suo carico, oltre numerosi precedenti penali, risultava anche un ordine del Questore di Alessandria di lasciare lo Stato al quale non aveva ottemperato. Veniva perquisito sul posto, ma quando i militari mettevano le mani in un pacchetto di sigarette dell’uomo e notavano la presenza di cinque involucri termosaldati contenenti cocaina, il 33enne spintonava uno dei carabinieri e gli scagliava contro la bicicletta nel tentativo di guadagnare dei metri per la fuga che non durava molto perché un militare lo inseguiva a piedi mentre l’altro gli tagliava la strada con l’auto di servizio, bloccandolo definitivamente. A quel punto veniva ammanettato e veniva eseguita anche una perquisizione nella sua abitazione dove venivano rinvenuti 210 euro in banconote di piccolo taglio e 0,5 grammi di hashish. Considerata la condotta dell’uomo, lo stupefacente e i soldi venivano sequestrati e il 33enne veniva arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Alessandria in attesa della convalida dell’atto e del giudizio direttissimo che si concludeva con la condanna del marocchino a 8 mesi di reclusione e con la sua immediata liberazione mentre veniva disposta la restituzione del denaro all’uomo.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria intervenivano alle ore 03.30 del 25 settembre ad Alessandria in via Casalcermelli presso un distributore di benzina dove era stato segnalato il tentativo di sradicamento della colonnina self service con un mezzo pesante. Infatti, una guardia giurata, mentre transitava sul posto, aveva visto dalla strada che una ruspa aveva appena divelto la gabbia di protezione della colonnina e aveva immediatamente dato l’allarme al 112. Due gazzelle del radiomobile si muovevano rapidissime e giungevano sul posto in brevissimo tempo ma probabilmente, avendo capito che l’uomo aveva chiamato le forze dell’ordine, i tre ladri si davano alla fuga lasciando accesa la ruspa, ma non riuscendo a impossessarsi della cassaforte interna alla colonnina self. Veniva accertato che i tre ladri avevano rubato la ruspa poco prima in una attigua ditta di calcestruzzi e, dopo avere percorso un brevissimo tratto di strada fino al distributore, provavano ad abbattere la colonnina, desistendo per il tempestivo intervento delle pattuglie allertate dalla guardia giurata. Venivano così messi in fuga i malviventi senza che gli stessi si fossero impossessati di nulla perché non ne avevano avuto il tempo. Le pattuglie intervenute controllavano anche le zone limitrofe per cercare i mezzi con i quali i tre erano scappati, non trovando alcun veicolo perché probabilmente lasciato a distanza dal luogo del tentato furto.
I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per truffa un cittadino italiano di 55 anni, pregiudicato, residente a Roma e già denunciato in passato per truffe simili. L’indagine prendeva spunto dalla denuncia presentata a fine luglio da un uomo della zona, il quale riferiva che alcuni giorni prima aveva visto su un sito di vendite on-line una Vespa in vendita e aveva deciso di acquistarla visto che il prezzo era conveniente. Contattava il venditore con il quale si accordava sul prezzo finale e sulla consegna del mezzo e dal quale riceveva un numero di una carta postepay sulla quale effettuare il versamento dell’anticipo di 100 euro. Inviato l’anticipo, il venditore chiedeva ulteriori 220 euro per il passaggio di proprietà, rassicurando l’acquirente che poi sarebbe potuto andare a prendere la Vespa a Varese. Successivamente l’acquirente, in buona fede, versava ulteriori 650 euro completando il pagamento, ma il venditore da quel momento in poi non ha più risposto alle telefonate dell’acquirente, rendendosi irreperibile. Capito di essere stato truffato, presentava la querela e avevano così inizio gli accertamenti. Si scopriva quindi che tale carta postepay era stata più volte utilizzata per truffe analoghe ed era in uso all’odierno denunciato. I militari hanno scoperto anche l’uomo aveva commesso una truffa identica in Veneto utilizzando proprio lo stesso annuncio di vendita di una Vespa. Individuato l’autore della truffa, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per quanto commesso.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per violenza privata e lesioni personali una cittadina nigeriana di 40 anni, pregiudicata. I militari intervenivano in una via del centro cittadino presso un esercizio commerciale dove un corriere aveva consegnato uno scatolone alla titolare nel negozio, ma nasceva subito una discussione tra i due perché la donna non voleva pagare la cifra prevista per le spese doganali. Una volta convinta a pagare, la donna ritirava il suo pacco mentre il corriere saliva su mezzo per ripartire, venendo però raggiunto dalla donna che lo chiamava facendo notare che nello scatolone c’era del materiale danneggiato. La donna chiedeva la restituzione della somma pagata, ma il corriere le spiegava come fare per ottenere il risarcimento che non poteva avvenire nell’immediatezza. La 40enne si alterava in maniera eccessiva chiudendo la porta del suo negozio e impedendo al corriere di andare via il quale quindi chiamava il 112 per richiedere l’intervento di una pattuglia. La donna intanto lo aggrediva con schiaffi e calci provocando delle lievi lesioni alle gambe e al viso dell’uomo, facendogli anche cadere il cellulare del quale rompeva lo schermo. I militari intervenuti accertavano i fatti motivo per cui la donna veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per violenza privata e lesioni personali.