La vita dietro le quinte di un laboratorio di analisi è più interessante di quanto non si possa pensare anche per chi non è un addetto ai lavori e lo diventa ancora più se si considera che qui si fanno indagini sulla nostra salute, si fa prevenzione e si possono anche scoprire intolleranze ed allergie.
Nel corso dei decenni la tecnologia ha aiutato molto a ridurre il margine di errore umano, la strumentazione sempre più precisa ha sveltito e raffinato il tipo di esami diventando alleata insostituibile di ogni medico per la diagnosi delle più svariate patologie. Ad aprirci le porte di questo mondo interessante e all’avanguardia è il dottor Walter Quaglia titolare del laboratorio di analisi Santa Maria di Novi Ligure. “Ho avviato il laboratorio nel 1975 insieme a mia moglie. All’epoca esistevano pochissime strutture private in grado di offrire lo stesso servizio del settore pubblico”. Oggi, grazie alle strutture private convenzionate, l’accoglienza offre ogni comfort per il paziente e il risultato delle analisi arriva in giornata anche per via telematica.
In quarant’anni tutto è cambiato: “Il semplice esame dell’emocromo, per esempio si faceva tramite l’osservazione al microscopio del sangue strisciato sul vetrino e la conta di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine era manuale. Oggi, grazie alla tecnologia, in 30 secondi si esegue un emocromo completo di 25 o più parametri”.
La strumentazione è soggetta a senescenza quinquennale imposta dalla Regione a cui il laboratorio è convenzionato e perciò dovendo essere sostituita spesso è sempre più sofisticata e all’avanguardia.
Negli ultimi anni Walter Quaglia ha
introdotto anche un’apparecchiatura per l’individuazione delle intolleranze alimentari: “Nel 2008 abbiamo voluto affrontare un problema che ormai è assai diffuso tra la popolazione. L’esame consiste in un semplice prelievo del sangue sul paziente. Si utilizza una metodica completamente automatizzata che offre un margine di certezza maggiore del 90%. Il siero viene opportunamente trattato dallo strumento e il risultato determina quanto un paziente sia intollerante a determinate sostanze”.
Molti però confondono ancora le intolleranze alimentari con le allergie. Chiediamo al dottore di chiarirci le idee: “L’allergia è una risposta eccessiva da parte del sistema immunitario verso agenti estranei che, percepiti come minaccia (allergeni), sono attaccati dalle difese immunitarie; il nostro organismo reagisce producendo anticorpi (Immunoglobuline E – IgE) che, a contatto con l’allergene, scatenano una reazione che determina il rilascio di istamina, un mediatore dell’infiammazione che provoca la reazione allergica. L’intolleranza al contrario, non coinvolge il sistema immunitario; si manifesta quando il corpo non riesce a digerire alcune sostanze. Se gli individui allergici devono eliminare completamente il cibo che scatena la reazione, gli intolleranti possono assumerne piccole quantità senza sviluppare sintomi (ad eccezione degli individui sensibili al glutine)”. Le intolleranze alimentari piu’ diffuse sono quelle ai latticini, alle uova e ai gamberetti che sono produttori di istamina.
Chiediamo a Quaglia a quale età i bambini possono essere sottoposti ai test per le allergie e le intolleranze: “Dai sei anni in su perchè prima i risultati non sarebbero significativi”.
La prevenzione, grazie alle campagne di sensibilizzazione degli ultimi decenni insieme al raggiungimento di una buona qualità della vita è una delle priorità del mondo occidentale e in laboratorio si svolgono quotidianamente esami di check up che andrebbero ripetuti ogni anno, con opportune distinzioni tra i sessi e l’età. “Per tutti vale sempre la regola di una vita sana e della massima igiene”. Sembrano consigli scontati ma evidentemente, in rapporto anche alle statistiche nazionali, il dottore ha riscontrato l’aumento di malattie legate a stili di vita piuttosto disordinati. “Stanno tornando alcune malattie delle vie genitali dovute evidentemente a scarsa protezione nei rapporti sessuali”.
Le analisi di laboratorio si estendono anche all’ambito alimentare e infatti, periodicamente, le aziende devono sottoporre i loro prodotti a controlli. Un servizio, questo, che va a beneficio di ogni cittadino che ogni giorno fa la spesa al supermercato.
Un motivo in più, dunque, per dormire sonni tranquilli grazie a questi operatori sanitari che “lavorano dietro le quinte”.
Sagida Syed