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Dai classici come Topolino e Braccio di Ferro degli anni ’20 alla recentissima Peppa Pig dei giorni nostri

La curiosa origine de “La Pantera Rosa” ispirata da un diamante rubato

È il momento di Peppa Pig: su questo non c’è alcun dubbio, come venti anni prima era successo con il Re Leone e, risalendo agli albori della televisione a colori, con Heidi, Candy Candy, i Puffi o le varianti più bellicose di Goldrake, Atlas Ufo Robot o Mazinga.
Ma quanti anni hanno veramente gli eroi della televisione e del fumetto? Si parte con l’esordio di Topolino (nel 1928 in un cortometraggio e nel 1930 in un fumetto), seguito a brevissima distanza da Popeye, il marinaio Braccio di Ferro che ricava la forza dagli spinaci (17 gennaio 1929); in terza posizione troviamo Paperino (il primo cortometraggio risale al 9 giugno 1934) e i coetanei Mandrake e Flash Gordon.
Tom-&-JerryQuindi, ecco Daffy Duck, l’anatra nera che appare per la prima volta nel 1937 insieme a Porky Pig (in Italia poi ribattezzato Pallino), seguiti da Superman (1938) e Batman (1939), oltre al tutt’altro che pavido coniglio Bugs Bunny (1938/1940) e agli inseparabili Tom & Jerry (1940) e Gatto Silvestro e Titti (1945).
Dopo la fine della seconda guerra mondiale è la volta di Tex Willer (1948) e dei Peanuts (1950): da segnalare, accanto ai personaggi fondamentali come Charlie Brown, Linus e Lucy, la crescita esponenziale del bracchetto Snoopy, che con gli anni (grazie anche ai suoi famosi travestimenti) diventerà il vero e proprio mattatore della serie.
Braccio-di-ferroGli anni ’60 vedono la nascita di Spider-man (in Italia ribatezzato L’uomo Ragno) e del protagonista del “fumetto del brivido” Diabolik (entrambi attivi dal 1962), mentre nel luglio del 1967 iniziano le avventure del marinaio Corto Maltese.
Più recentemente, si registrano le importanti novità di Lupo Alberto (creato da Silver – Guido Silvestri -, compare per la prima volta sul Corriere dei ragazzi nel febbraio del 1974) e Dylan Dog (indagatore dell’incubo dal 1986).
Da segnalare, infine, il caso curioso de La Pantera Rosa. Il titolo deriva dal diamante rubato nel corso dell’omonima pellicola diretta da Blake Edwards nel 1963 e interpretata da Peter Sellers: ma nel primo film della serie, fu proprio la sequenza animata dei titoli di testa (accompagnata dall’indimenticabile brano jazz Pink Panther Theme composto da Henry Mancini) a ispirare la serie di cartoni animati.

Gianmaria Zanier

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