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E chi glielo toglie un giro in gondola a Taddei e compagni? Visto che sono lì… Riparte, cari amici, proprio nel giorno della Befana, il campionato di Lega Pro e l’Alessandria ricomincia da Venezia, città meravigliosa che ha lo stadio ‘galleggiante’ su un isolotto della laguna. Il ‘Pier Luigi Penzo‘ (7.450 spettatori) infatti, si trova sull’isola di Sant’Elena ed è il secondo stadio più vecchio esistente in Italia, dopo il ‘Ferraris’ di Genova. Ma non si giocherà nell’acqua, tranquilli. Il terreno in erba alle 14 sarà pronto per fare da teatro alle gesta dei giocatori mandrogni, pronti a far punti per rimanere nell’élite del calcio di terza serie. Dunque la squadra di D’Angelo, com’era prevedible, si presenta al cospetto degli arancio-nero-verdi con lo stesso organico che ha finito il 2014, mentre proprio questa partita segnerà il giro di boa e chiuderà il girone di andata. Dunque solo dopo, a metà strada e avendo incontrato tutti gli avversari, sarà possibile stilare un bilancio parziale, fare due conti affidandosi poi al mercato invernale che è cominciato oggi e finirà alle ore 23 del 2 febbraio. Dove la società grigia, peraltro, non è rimasta ferma. Se infatti il ds Magalini ha dichiarato che “nessuno se ne andrà a gennaio, a meno che non lo chieda”, anche se ci sono state richieste, qualcosa si è mosso sul fronte arrivi, per cui pare certo l’ingaggio dell’attaccante 31enne Fabio Mazzeo, del quale patron Di Masi rileverebbe il contratto (scadenza 30 giugno 2016) dal Benevento, squadra nella quale in stagione ha messo insieme 13 presenze, quasi sempre dalla panchina, senza segnare. Ma l’anno scorso fu uno dei grandi protagonisti della promozione in B del Perugia, con 31 gare e 12 gol. L’affare avrebbe dovuto già essere concluso, ma l’assenza del presidente beneventano, avv. Vigorito (all’estero fino a domani), ha ritardato la firma. Era nell’aria che arrivasse una punta, ed eccola qui; se tutto andrà per il meglio, sarà disponibile per la prima del ritorno a Mantova. Quindi domani nessuna esordio, anzi: mancherà forse Obodo, che non è al meglio e l’allenatore grigio non lo vuole rischiare. Quindi è prevedibile il solito 3-5-2 con Vitofrancesco davanti alla difesa e Mora e Spighi esterni. Forse, perchè d’Angelo si maschera e fa sempre l’ultimo allenamento a porte chiuse. E il Venezia? La squadra lagunare, allenata da Michele Serena (dalla 10^ per Dal Canto), galleggia a metà classifica a quota 25, a -9 dalla zona playoff occupata da Alessandria e Pavia. Ha chiuso l’anno con 2 vittorie di fila, entrambe per 2-0, con Torres e Pro Patria, mentre i grigi hanno marcato 2 pareggi, ma poi conterà come si è gestita la sosta. E’ una squadra, quella lagunare, che ha pareggiato una sola volta, con 8 successi e 9 sconfitte, che segna e fa segnare (gol 25/21), ma è indubbio che proverà, fin da domani, a ribadire quel ruolo di favorita per i playoff che le veniva assegnato in estate. Il distacco sembra ampio, ma il calcio ci ha insegnato a non dare mai nulla per scontato.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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