E’ state presentata da Ciro Fiorentino della Federazione della Sinistra, durante la seduta odierna del Consiglio Comunale, una mozione riguardo una mobilitazione per fermare la produzione dei cacciabombardieri JSF-F35 e l’utilizzo dei relativi fondi a favore dell’occupazione, della sanità, dell’istruzione, dell’assistenza sociale e della ripresa economica.
Di seguito la mozione:
Premesso che l’attuale situazione economica, a nostro parere, richiede di concentrare le risorse disponibili a favore dell’occupazione, della sanità, dell’istruzione, dell’assistenza sociale e della ripresa economica. Affinché si costruisca l’idea di una società che riprenda gli ideali di un grande Presidente della Repubblica quale fu Sandro Pertini e di tutti quegli uomini di buona volontà che come lui coltivavano un sogno: riempire i granai e svuotare gli arsenali.
Premesso che l’intero Paese versa in gravi condizioni economiche e sociali, i suicidi della disperazione di lavoratori, pensionati che non arrivano a fine mese e imprenditori sono un triste e drammatico segnale; per la sua ripresa sarebbe necessaria maggiore equità e redistribuzione dei redditi, non una folle spesa in armi. Perché non ridurla e destinare invece queste risorse al lavoro, ai giovani, al welfare?
Negli ultimi anni è stata realizzata una drastica riduzione della spesa pubblica e in particolare dei fondi a disposizione in settori di vitale importanza per i cittadini come la sanità e l’istruzione
Considerato che il nostro Comune versa in una grave crisi economica, dovuta anche al dissesto
Considerato che negli ultimi decenni i problemi della sicurezza economica, sociale e ambientale hanno assunto una posizione prioritaria rispetto a quelli della difesa militare e che gli stati hanno sempre più difficoltà ad assicurare la necessaria coesione sociale ed economica e quindi a mantenere la pace interna
Considerato che L’Italia aveva previsto nel 2002 di acquistare 131 cacciabombardieri F35 denominati Joint Strike Fighter (JSF) per un costo di circa 15 miliardi di euro a cui si deve sommare un costo d’uso e di manutenzione di oltre 40 miliardi di euro
Considerato che Non si tratta di aerei per la difesa, i 90 cacciabombardieri sono armi di attacco e capaci di trasportare ordigni nucleari palesemente in contrasto sia con l’art. 11 della Costituzione Italiana che con la Carta dell’ONU e che le missioni di pace previste dalle Nazioni Unite escludono l’impiego di simili ordigni distruttivi
Considerato che Anche secondo il Pentagono l’aereo deve ancora risolvere numerosi problemi tecnici mentre continuano a lievitare i suoi costi e che le ricadute occupazionali in Italia sono alquanto basse e incerte
Preso atto delle proposte avanzate da numerose organizzazioni della società civile e in particolare della rete Italiana per il disarmo, sbilanciamoci e tavola della Pace che invitano a ridurre le spese militari come sta succedendo in tutti i paesi occidentali
Per tali motivazioni il Consigliere Comunale di Alessandria della FdS
Invita Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale a chiedere ufficialmente al Governo di rivedere la scelta di aderire al programma pluriennale relativo all’acquisizione del sistema d’arma joint Stike Fighter (JSF) e l’associata linea di assemblaggio e ad utilizzare gli stanziamenti pluriennali risparmiati per politiche attive di sostegno a favore dell’occupazione, della sanità, dell’istruzione, dell’assistenza sociale e della ripresa economica.