Nelle settimane scorse lo scrittore acquese Pietro Rainero ha riportato il successo con due cimenti letterari, il premio “Città di Aosta” ed il concorso “Vinceremo le malattie gravi”, la cui premiazione si è svolta a Como. Il 1° posto nell’evento del Palazzo Regionale valdostano è andato al libro “Storie un po’ così…” pubblicato nel 2019 dalla casa editrice “Montedit”.
Nel concorso conclusosi sulle rive del Lario, viceversa, l’autore acquese ha riportato il 1° premio nella sezione racconti inediti, con l’opera a sfondo scientifico “Wormhole”, un divertente e scherzoso testo nel quale un docente universitario in quel di Darmstadt, in Germania, intrattiene i suoi allievi discutendo della concreta possibilità di creare cunicoli spaziotemporali, ovverossia ponti, detti anche buchi di vermi o gallerie di tarli, ipotizzati dalle moderne teorie fisiche e destinati a collegare il nostro con altri universi.
E alla fine della lezione, infarcita di diagrammi e spiegazioni, il docente e i suoi ragazzi si trasferiscono nel vicino laboratorio dove effettivamente riusciranno poi a spedire in un cosmo parallelo, per la prima volta nella Storia, un piccolo essere vivente. Con una grande sorpresa finale per gli allievi: infatti la traduzione letterale del termine “Wormhole” risulta essere “Buco di verme”, e proprio un piccolo verme, di nome “Piripacchio”, avrà l’onore di effettuare questo primo, incredibile e memorabile viaggio.