Sono 18 i componenti del gruppo di lavoro regionale per la gestione e la presa in carico dei soggetti esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) presentati martedì 29 ottobre, durante l’incontro organizzato dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte all’Auditorium del Marengo Museum di Spinetta Marengo. Prossima riunione al Grattacielo Piemonte di Torino durante la prossima settimana.
Così ha spiegato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi: “La task force è articolata in una Commissione tecnica, a cui sono attribuiti compiti di valutazione delle attività di monitoraggio e di collaborazione alla gestione dei rapporti con i cittadini e le associazioni, e una Commissione clinica, che si occuperà invece degli approfondimenti sul profilo tossicologico dei PFAS finalizzati alla definizione di un percorso diagnostico-terapeutico per i soggetti maggiormente esposti”.
Commissione tecnica
Fabrizio Priano – coordinatore della Commissione – Enrico Bergamaschi – Direttore SCDU Medicina del Lavoro dell’AOU Città della Salute e delle Scienze di Torino – Luigi Vercellino – Direttore generale ASL AL – Valter Alpe – Direttore generale AOU di Alessandria – Antonio Maconi – direttore del DAIRI dell’Ospedale di Alessandria – Emanuela Palermo – funzionario regionale Sanità – Bartolomeo Griglio – dirigente regionale Sanità – Paolo Platania – dirigente Provincia di Alessandria – Elena Biorci – funzionaria Provincia di Alessandria.
Commissione clinica
Luigi Castello – coordinatore della Commissione – Marinella Bertolotti – Dirigente medico ASL Alessandria – Francesca Pollis – Primario Medicina Trasfusionale Ospedale AL – Marco Gallo – Primario Endocrinologia Ospedale AL – Marco Quaglia – Primario Nefrologia e Dialisi Ospedale AL – Gianfranco Pistis – Primario Cardiologia Ospedale AL – Francesco De Rosa – Primario Malattie Infettive Città della Salute TO – Maura Rossi – Primario Oncologia Ospedale AL – Enrica Migliore – Dirigente Città della Salute TO.
I compiti della Task Force
Elaborare una strategia per valutare l’effettivo livello di contaminazione dell’acqua e degli alimenti che sono la principale via di esposizione ai PFAS; Alzare il numero di cittadini controllati per verificare il livello di PFAS nel sangue; Elaborare un piano per prendere in carico chi è stato esposto; Stabilire una terapia che i soggetti più esposti ai Pfas dovranno seguire; Approfondire la tossicità e l’impatto sull’organismo umano delle sostanze perfluoroalchiliche.
A breve partiranno i controlli su circa 8.000 persone del primo cerchio concentrico (da 0 a 3 km dallo stabilimento di Spinetta) con un ambulatorio mobile per prelievi e questionari e l’avvio della campagna di adesione per il controllo di metà novembre.
IL COMMENTO – Così ha sottolineato l’assessore Riboldi: “Stiamo mantenendo il cronoprogramma e le professionalità della task force consentono di non tralasciare alcun aspetto. L’attenzione della Regione Piemonte sul problema PFAS rimane altissima: la produzione industriale deve essere compatibile con l’ambiente e la salute dei cittadini”.