Con la crisi, non c’è limite ai rincari. Dopo l’aumento di tasse, tariffe (ad Alessandria quelle di acompetenza comunale sono al massimo a causa del dissesto) e beni di consumo, tra cui la benzina, dal 1° gennaio alla voce ‘rincari’ si è aggiunto anche il prezzo dei pedaggi autostradali. L’Anas, Azienda Nazionale Autonoma delle Strade, che gestisce la rete stradale e autostradale italiana, ha chiesto tramite un’istruttoria al Ministero dei trasporti, un aumento dei pedaggi resosi, a loro dire, necessario (forse per pagare i costi pubblicitari?).
Sono stati registrati aumenti importanti anche per le autostrade che transitano per Alessandria: la più colpita dalla stangata è senza dubbio la A21 Torino – Piacenza, che ha subito un aumento del 9,7 %. Aumenta dell’1,85 % anche la tariffa sull’autostrada A7 Milano – Genova, che in provincia transita per Castelnuovo Scrivia, Tortona, Serravalle Scrivia e Vignole Borbera. La A26, quella che collega Alessandria con la Riviera di Ponente e che in provincia transita per i caselli di Casale Nord e Sud, Alessandria Sud e Ovada, costa il 3,51% in più.